Galeone. L’allenatore simbolo nella storia del Pescara fa il punto sull’imminente sfida dell’Olimpico “Stimo tanto Oddo, ma in serie A il bel gioco non basta”.
“Due anni fa- ha affermato Giovanni Galeone intervenendo a Elleradio nella trasmissione “Laziali on Air”- ha preso il Pescara poco prima dei play off ed è andato vicinissimo alla serie A alla sua prima esperienza. L’anno scorso ha fatto giocare alla squadra il miglior calcio della serie B. Ha passato anche un periodo difficile con una serie negativa importante, ma ha continuato a credere nelle sue idee e, alla fine, ha più che meritato la promozione. Il Pescara di Oddo ha mantenuto questo atteggiamento propositivo nonostante il salto di categoria e di questo gli va dato atto. Detto ciò, a parte la vittoria a tavolino col Sassuolo che secondo me non sarà definitiva, ma verrà rivista, ha fatto un punto. In serie A il bel gioco non basta. Al primo errore ti puniscono e la difesa biancazzurra mi sembra tutto tranne che vulnerabile.
La Lazio è una squadra di buonissimo livello. Personalmente ho un debole per Keita, un giocatore formidabile. Poi ci sono i vari Felipe Anderson, Immobile, Biglia, Parolo, DeVrij. Resto un po’ perplesso quando vedo Milinkovic in panchina, un altro mio pallino. Fossi io l’allenatore, lo schiererei con maggiore continuità. Ha grandi doti fisiche e tecniche. Inzaghi, finora, ha fatto vedere buone cose, ma l’esperienza soprattutto in una piazza come Roma, è molto importante. Se la farà strada facendo quest’anno. Della Lazio del passato, Gascoigne era spaventoso. Quando era in giornata iniziava a saltare gli avversari come uno sciatore salta i paletti. Tra l’altro, proprio contro il mio Pescara ( stagione 1992-93), fece un gol memorabile”.
Nel video la presentazione della sfida Lazio- Pescara con i passi più significativi della conferenza stampa di Massimo Oddo