Muntari. Il ghanese, dopo i cori razzisti dei tifosi del Cagliari, abbandona il campo. Da valutare, ora, come sarà giudicato nel referto arbitrale il suo comportamento.
Il ghanese ha preso la via degli spogliatoi senza autorizzazione. Il regolamento prevede in questo caso l’ammonizione che diventa espulsione se l’uscita è in segno di protesta nei confronti dell’arbitro ( nel caso in cui non sia possibile esibire il cartellino, il provvedimento va comunicato al capitano della squadra). Va, però, ricordato che l’Uefa, in linea con il buon senso, ha dato indicazione di non punire i calciatori che abbandonano il campo per protesta contro i cori razzisti.
Dalle immagini- sul finire della partita- si vede a un certo punto Muntari che si avvicina all’arbitro Minelli chiedendo reiteratamente di intervenire con la procedura prevista in questi casi : annuncio dello speaker ed eventuale interruzione del match in caso di cori ripetuti. L’arbitro discute con Muntari che si batte la mano sul braccio per indicare il colore della propria pelle. Il gioco riprende ma Muntari continua a protestare cercando di far valere le sue motivatissime ragioni. Lo fa col quarto uomo e ancora con l’arbitro che, incredibilmente, estrae il giallo. Quindi, la decisione del centrocampista biancazzurro di abbandonare il proscenio prendendo la via degli spogliatoi.
“Facevano i cori contro di me da subito- ha dichiarato Sulley Muntari a fine partita- nel primo tempo ho visto che nel gruppetto c’erano dei bambini e allora mi sono rivolto ai genitori e ho dato loro la mia maglia per dare l’esempio. Poi in curva l’episodio ha avuto seguito con un altro gruppo di tifosi. Io stavo ragionando con loro ma l’arbitro ( Minelli di Varese) mi ha detto che dovevo lasciare perdere. E lì mi sono arrabbiato. Gli ho detto ” Non hai sentito quello che mi stanno dicendo ? Tu devi avere le palle per sospendere la partita”. Ero tranquillo. È stato l’arbitro a farmi perdere la testa. Parlavo con i tifosi e lui è venuto alzando la voce contro di me. È fortunato che indossa quella divisa. Perché anziché fermare la partita, se l’è presa con me ? I tifosi hanno sbagliato ma l’arbitro avrebbe dovuto fare qualcosa di diverso. Non accusare me. Io sono una vittima. Se si fermano le partite, sono convinto che queste cose non succederanno più”.
Domenica prossima la sfida casalinga col Crotone. Tra i calabresi, saranno squalificati Ceccherini, Crisetig e Falcinelli.