Oddo. Quarto ko consecutivo. Crisi conclamata. Contro l’Empoli, il Pescara ha offerto il meglio del suo peggio. Così il tecnico “Colpa mia, ma non mi dimetto”.
“Abbandonare è da perdenti- afferma Oddo. Io non sono un perdente e continuerò a lottare assieme ai ragazzi. La prima cosa da fare è chiedere scusa ai tifosi. La seconda, è prendersi gli insulti e i fischi, farne tesoro, andare sul campo a testa bassa, lavorare e ripartire. È evidente la fragilità di questi ragazzi. Errori individuali, di squadra, in primis errori miei. Sta a me trovare soluzioni.
La cosa che mi fa arrabbiare è l’assenza di rabbia, di furore agonistico. Abbiamo perso 4-0 in casa e preso una sola ammonizione. Non è accettabile. Questo, però, è l’aspetto sul quale un allenatore può intervenire di meno. Posso fare molto altro, il 95% delle altre cose, ma questo 5% deve venire da dentro, dal cuore, dalla testa. È qualcosa a cui faccio fatica a mettere mano. È una piccolissima parte, ma è quella che mi fa arrabbiare di più, perché so di non poter intervenire più di tanto”.