Oddo. Il tecnico del Pescara parla di Mandragora ormai prenotato dalla Juventus. Affare agli sgoccioli. Poi, bisognerà capire quale sarà il suo destino.
La speranza di Oddo è che Mandragora, classe ’97, di proprietà del Genoa continui il percorso di crescita in Abruzzo. Questo ed altro nell’intervista che segue
“Gli direi- dichiara il tecnico biancazzurro- di restare con noi fino al termine della stagione. Questo è sicuro. Mi pare la cosa migliore per lui. Sono meglio 10-15 partite in serie A in un grande club, piuttosto che 35 in B. Però, quelle 10-15 partite le deve disputare. Altrimenti, diventa tutto inutile. L’ho scoperto a Genova due anni fa quando allenavo gli allievi B del Genoa. L’ho voluto fortemente. Ha iniziato dalla panchina, ma una volta entrato, non è più uscito ed è andato oltre ogni aspettativa. Pochi hanno le sue qualità. E’ solo un ’97, ma ha la testa di un veterano. Col pallone sa sempre cosa fare. Mi ricorda molto Thiago Motta. Fisicamente è come lui, ma Mandragora è più play. Nel senso che fa giocare la squadra. I play off rappresenterebbero un risultato importante. Ho firmato per due stagioni. C’è tanto lavoro da fare. Possiamo toglierci tante soddisfazioni. Poi, si vedrà quello che mi riserverà il futuro. Per lo scudetto, vedo in corsa Juve, Inter e Roma. Mi sembrano più attrezzate. Poi, il Napoli la squadra che gioca il calcio più bello. Assieme a Sassuolo ed Empoli è quella che mi diverte di più. Nel Milan il problema è a livello societario. Non si capisce chi comanda, chi fa il mercato, chi decide. Questa è l’impressione che si ha dal di fuori. Secondo me paga questa situazione interna poco chiara”. Nel video il racconto del 2015 del Pescara