Pescara calcio: a Campobasso tanti rimpianti (gol preso in superiorità numerica quasi all’ultimo respiro) ma il risultato di parità è obiettivamente giusto. Primo tempo deludente. Squadra piatta, senza carica e nerbo. Significativa e convincente la reazione dimostrata nella ripresa. Poi ha prevalso la stanchezza. Ma si sarebbe dovuto gestire meglio il vantaggio, lasciando meno possesso e campo ai molisani.
A Campobasso è arrivato il quarto pareggio stagionale. Gara sostanzialmente a due facce. Prima parte non all’altezza, piuttosto brutta, sulla falsa riga della sfida col Legnago.
Braglia cambia sistema di gioco e si affida al 4-4-1-1. Esterni Forte e l’ex Pierno. Due linee strette e compatte, spazi chiusi e ripartenze a scavalcare il centrocampo.
Tanta aggressività. Marcature personalizzate (D’Angelo su Squizzato). Soprattutto il gol in apertura sotto forma di dono natalizio biancazzurro. Staver si incarta e regala il fallo laterale. Rimessa rapida e imbucata troppo facile di D’Angelo per Forte che tutto solo non perdona. Staver in ritardo, Squizzato può dargli una mano ma non assorbe il taglio dell’attaccante.
Non c’è reazione, squadra piuttosto abulica. L’aspetto più preoccupante. Ma i molisani, tutta corsa e fisicità, non creano altri pericoli.
All’intervallo fuori Tonin, impalpabile come il resto della squadra, dentro Merola finto nueve. Posizione già occupata nelle giovanili dell’Inter e nel Foggia di Zeman (stagione 2021-22)
Effetti immediati. In 6′ due reti. La prima ispirata da un autentico ricamo di Squizzato. La seconda da una giocata da urlo di Dagasso. Tunnel ai danni di Mancini, doppio dribbling ubriacante su Morelli ed assist per il colpo di tacco vincente dell’ex Foggia. Sono 6 in campionato.
Il Campobasso risponde con il cuore. Plizzari salva su D’Angelo e Di Nardo timbra una clamorosa traversa. Subito dopo Di Stefano arma il destro che lambisce il palo.
Al 91′ Benassai lascia in 10 i compagni di squadra. Intervento da tergo ai danni di Valzania e rosso diretto. Sembra fatta ma così non è.
Pur palesemente stanco, il Pescara avrebbe dovuto gestire meglio il vantaggio lasciando meno possesso e campo all’undici di Braglia.
E così, quasi sui titoli di coda nel tentativo, senza riuscirci, di fermare Baldassin, Brosco apparecchia involontariamente per Di Nardo. Destro poderoso, Mulè devia, pallone all’incrocio. Applausi per il gol, grandi rimpianti in casa biancazzurra. Ma, ripetiamo, pari giusto.
Il calo atletico c’è. Assolutamente fisiologico. Nulla di cui preoccuparsi. Nell’arco di un campionato è normale.
Al termine del girone di andata la classifica dice primo posto con 40 punti, in attesa della sfida Ternana-Entella in programma alle ore 15,00.
Stiamo parlando di qualcosa di bellissimo che in estate era francamente impronosticabile. Invece è tutto vero. La rosa a disposizione di Baldini, valore aggiunto, sta andando decisamente oltre i propri limiti.
A gennaio toccherà al club. Per competere con la Ternana, c’è bisogno di innervare tutti i reparti. Un centravanti, un esterno d’attacco che faccia gol, un mediano in sostituzione di Lonardi, una mezz’ala e un terzino.
Prima, però, il big match all’Adriatico contro gli umbri. Domenica prossima, inizio ore 15. Sarà l’ultima gara del 2024.
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