Pescara calcio: a Gubbio altri due gol incassati, sono già 8 in 6 gare. Così non può andare. Ancora una volta approccio sbagliato e non solo. Alla fine punto guadagnato. A salvare il Delfino la magia di Luca Clemenza.
In terra umbra, il Pescara ha creato poco (prima volta) e concesso troppi spazi all’avversario di turno come già accaduto in questo primo scorcio. Tecnicamente la partita più povera di contenuti.
Sul piano tattico, Torrente si è confermato acuto. Sistema speculare (3-4-3), fasce blindate laddove, cioè, la squadra di Auteri è stata fortemente limitata.
Sostanzialmente una giocata standard dei padroni di casa ma efficace: palla lunga a scavalcare il centrocampo, spizzata di Sarao e attacco della profondità di Arena, migliore in campo, capace con tecnica e rapidità di mettere in crisi i centrali biancazzurri.
Ciò che preoccupa è la mancanza di solidità. Al “Barbetti”, è vero, i due gol subiti sono stati figli di errori individuali.
Sul primo sbaglia Drudi (retropassaggio corto) ma anche Frascatore che nell’uno contro uno con Arena concede l’interno anziché l’esterno che sarebbe stato il male minore. Sul rigore è palese l’ingenuità di Memushaj recidivo (contro Saccani della Vis Pesaro stessa dinamica).
Sarebbe, tuttavia, da superficiali fermarsi a questo. Il problema di fondo è un altro: la mancanza di ordine, piuttosto evidente, ma non da ieri.
La difesa è spesso mal protetta. Poca attenzione alle coperture preventive. A metacampo non c’è un filtro adeguato. Questa è una squadra che non gestisce come dovrebbe le transizioni negative.
Insomma, a fare la differenza è sempre la distanza tra i reparti. La compattezza o meno, una diretta conseguenza.
Negli ultimi 20′ le cose sono migliorate con l’ingresso di un centrocampista in più (Diambo) passando contestualmente alla difesa a 4. Un caso? Crediamo di no.
Giusto assecondare le proprie idee, ci mancherebbe. Ma se non riesci a concretizzare in proporzione alla mole di gioco prodotta e alle occasioni create (non a Gubbio) devi difenderti molto meglio.
Per esempio, la capolista Reggiana, di scena domenica prossima all’Adriatico (ore 17.30), ha incassato un solo gol.
A Gaetano Auteri, allenatore di indubbia esperienza, il compito di trovare l’equilibrio più funzionale. Le reti subite (8) sono decisamente troppe per una squadra che punta a vincere.
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