Pescara calcio: anima e mentalità, primo posto consolidato

Pescara calcio: anima e mentalità. Terzo successo consecutivo e quarto blitz in altrettante gare esterne. Mai creato così tanto come ad Ascoli. Vittoria strameritata. Il 2-1 finale va sicuramente stretto ai biancazzurri. Primo posto consolidato e unica squadra imbattuta del girone B.

Anima e mentalità. Grande impatto sul match. Subito un colossale rigore negato a Vergani. Rimostranze a dir poco giustificate.

L’infrazione di Menna, 29enne difensore di Lanciano, è palesemente sulla linea dell’area di rigore. Giusto il giallo.

Non ci sono gli estremi per il rosso. Non si tratta di chiara occasione da gol. Vergani è spalle alla porta. Ma la mancata concessione del rigore è una svista clamorosa dell’arbitro Ubaldi della sezione di Roma 1.

Si diceva dell’approccio. Aggressivo, da squadra di rango che sa quel che vuole. Primi 30′ di buonissima qualità. Vergani si sblocca. La sua è una giocata da attaccante di grido. Aggira Gagliolo e con un poderoso destro incenerisce Livieri. L’ex Inter non segnava dal 23 dicembre dello scorso anno.

Ascoli in evidente stato confusionale. Il Pescara, però, non ne approfitta. Tra primo e secondo tempo crea 6/7 opportunità. Tre con Vergani, una con Merola, Pierozzi e Valzania il cui destro dal limite lambisce il palo.  Quando non la chiudi, può capitare che paghi dazio.

E infatti, in avvio di ripresa, con un guizzo rapinoso Corazza riequilibra le sorti del match.

Ma ecco la mentalità di cui sopra. Come a Terni, la squadra di Baldini reagisce con ferocia e rimette a posto le cose.

Cross tagliato di Moruzzi subentrato a Crialese, e piatto vincente dell’ex Bentivegna.

Quindi, arriveranno altre occasioni per finire l’avversario. Su tutte quella cestinata dal neo entrato Merola che sul versante opposto viene, per fortuna, emulato da D’Uffizi. Sarebbe stata una beffa atroce.

Migliori in campo Vergani, Dagasso e Valzania. E poi Baldini che ha riacceso nell’ambiente, il fuoco sacro della passione. Con i risultati, certo, con le prestazioni ma anche con le parole e i comportamenti. Un gigante!

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Massimo Profeta: