Pescara calcio. In poco tempo Breda ha dato ordine e certezze. Progressi anche sul piano del gioco. Col Monza vittoria di importanza capitale. Ora i biancazzurri sanno stare in campo ma sulle palle inattive si soffre sempre.
Pur ereditando un fardello pesantissimo, il tecnico veneto è riuscito ad entrare da subito nella testa dei calciatori, ha dato serenità e, nel contempo, aspetto importantissimo, trasmesso fiducia.
Ha preso una squadra moribonda che ora, invece, malgrado i limiti e le criticità, è più viva che mai.
Tutte cose che rientrano nei compiti di un allenatore. La gestione delle risorse umane e, quindi, dello spogliatoio è fondamentale. La famosa empatia. C’è chi ci riesce, chi no. Non è affatto un dettaglio, tutt’altro.
E poi, soprattutto, il lavoro giornaliero svolto sul campo. Breda ha curato in primis la fase di non possesso. Sotto questo profilo, l’organizzazione è palese.
Gli esteti ( ma a chi non piace il bel gioco ? ) avevano storto il naso dopo il pareggio tutto grinta e cuore strappato a Pisa. Ma ci sono momenti in cui è quasi un obbligo essere estremamente pratici.
La squadra veniva dal ko casalingo col Vicenza. Una nuova sconfitta sarebbe stata devastante per il morale e per tanto altro. Con Ceter in panchina perché non al meglio e senza alternative, l’unica strada plausibile era difendersi con organizzazione provando a ripartire. Ordine che con la precedente gestione, dato oggettivo, non c’è mai stato.
Col Monza grandi firme, dopo un avvio timido, miglioramenti oggettivi anche sul piano del gioco e dell’aggressione alta. Dirompente l’avvio di ripresa.
Addirittura 4 limpidissime opportunità contro la migliore difesa del campionato, da ieri superata dal Cittadella che ha incassato due reti in meno dei brianzoli.
Restano le croniche, gravi amnesie sulle palle inattive. Eppure a Pisa i biancazzurri avevano rasentato la perfezione. Un vero peccato. Così si rischia di compromettere il corso degli eventi. Servirà molta più attenzione.
Specie sul primo pareggio del Monza, la punizione di Barberis era di facile lettura. Imperdonabile lasciare solo Bettella. Bellanova distratto, Jaroszynski non stringe verso il centro. Insomma, compartecipazione palmare.
Negli ultimi 20′ calo fisico vistoso. Anche qui, Breda sta cercando di porre rimedio ma non può fare miracoli. Ecco perché i 3 punti ottenuti col Monza sono di inestimabile valore. Di certo, giocare ogni tre giorni non è di aiuto.
I singoli – Per la prima volta convincente la prestazione di Omeonga preferito, come anticipato ( leggi qui ), a Maistro subentrato, poi, all’infortunato Galano; il miglior Valdifiori della stagione, un super Balzano autentico gladiatore.
E poi Fiorillo autore di una sola parata ma spaziale su Mota, il solito Ceter imprescindibile e autentico fattore, oltre a Galano autore del primo gol.
Citazione di merito per Sasà Bocchetti match winner. Il 34enne difensore napoletano ha guidato la difesa da leader, autorevole come non mai.
Martedì prossimo 22 dicembre ( ore 19 ) di nuovo in campo, sempre all’Adriatico, contro il Brescia degli ex Martella, Bjarnason e Ragusa.
Ancora ai margini per infortunio Alfredo Donnarumma altro ex, ma senza collezionare presenze col Delfino.
Con Davide Dionigi in panchina, le rondinelle hanno conquistato 7 punti in 3 partite. Ieri, vittoria per 3 – 1 sulla Reggiana.
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