Pescara calcio: appena due successi nelle ultime 10 partite, è il momento di tirare una linea e pensare ad altro. Auteri sbaglia le sostituzioni, stravolge la squadra e nel finale il Teramo pareggia senza rubare nulla.
Nei primi 60′ un discreto Pescara capace di aggredire, conquistare parecchie seconde palle ma assai poco lucido nelle rifiniture, nella scelta da fare negli ultimi 16 metri. Rispetto alla grande mole di preparazione, le occasioni da gol nitide sono state poche.
Per contro, nella prima ora di gioco, Teramo remissivo. Semmai a complicarsi la vita è stato proprio l’undici biancazzurro. Avrebbe dovuto chiudere il match e nelle fasi conclusive ha pagato dazio.
A differenza del collega, Auteri ha sbagliato i cambi. Un errore sostituire Ferrari con De Marchi che prima punta non è. L’italo-argentino era stato il migliore assieme a Memushaj, alzato a sua volta sulla trequarti mancina dopo l’ingresso di Diambo al posto di D’Ursi, insufficiente al pari di Galano rilevato da Clemenza.
A 9′ dall’epilogo, il capitano viene rimpiazzato da Bocic, mentre Frascatore surroga Nzita. Dai 5 innesti nessun apporto, squadra stravolta e in generale tanta confusione.
A 15′ dal termine ci sta anche di abbassarti. Dipende sempre da come lo fai. Di certo, non puoi prendere gol con due avversari liberi, Bernardotto e Birligea, all’altezza dell’area piccola. Il primo, autore del pareggio, dimenticato da Drudi, il secondo da Ingrosso.
Insomma, a prescindere dal bell’inserimento di Lombardo su cui è in ritardo Frascatore, la solita, grave distrazione del reparto arretrato sfruttata, appunto, da Bernardotto al primo sigillo in campionato. L’attaccante del Teramo si sblocca dopo 8 mesi. L’ultima rete con la maglia dell’Avellino, a Catanzaro, lo scorso 3 marzo.
Invertita la tendenza. Prima il Pescara segnava nei minuti finali che, invece, ultimamente si stanno rivelando fatali.
Si tratta del sesto pareggio stagionale, terzo all’Adriatico. Nelle ultime 10 partite, appena due successi soffertissimi, contro Fermana e Olbia, e solo 11 punti conquistati. 10, invece, nelle prime quattro.
Mancano tante cose. Ad esempio i gol di quelli che avrebbero dovuto essere i cannonieri della squadra, ovvero Galano e D’Ursi. Finora un solo centro in due.
Di certo, come già ribadito da tempo, rosa male assortita e disomogenea. Una marea di attaccanti, pochi centrocampisti e non tutti funzionali. La stessa difesa è da migliorare.
È soprattutto il momento di tirare una linea e pensare ad altro. Le prospettive devono cambiare.
L’obiettivo: farsi trovare pronti all’appuntamento con i play off dal punto di vista tattico, tecnico e atletico.
La stagione può avere ancora un senso a patto che si lavori da subito per darglielo.
Domenica prossima 21 novembre, ore 17 30, trasferta sul campo del Pontedera che ieri ha vinto a Viterbo all’ultimo respiro (2-3). Per l’undici di Ivan Maraia è il primo successo esterno. Auteri non avrà a disposizione capitan Memushaj causa squalifica.
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