Pescara calcio: arrendevole e senza idee, il ritardo è evidente. Di certo, non la partenza auspicata.
A Reggio Calabria il nulla. Senza dubbio calabresi rodati, più avanti nella preparazione ma questo non giustifica.
Biancazzurri senza idee, soprattutto arrendevoli. Non c’è ancora uno spartito, a prescindere dalle valutazioni sui singoli. Si gioca troppo palla addosso. Nessuno attacca lo spazio. Senza dinamismo non c’è possibilità di sviluppo del gioco, ovvero l’abc del calcio.
A deludere profondamente il centrocampo, troppo lento e compassato anche per problemi evidenti di condizione. Schierare dal 1′ Memushaj, in palese ritardo, non è stata una grandissima idea. Male Valdifiori.
Stessa cosa sull’impiego di Maistro trequarti. È l’unico in questo momento in grado di attaccare la profondità e dare dinamismo alla manovra. L’ex Salernitana, il solo a salvarsi, sarebbe stato molto più utile da mezz’ala, peraltro suo ruolo naturale. Poi, che possa fare anche altro senza problemi, è indiscutibile.
Davanti, nel primo tempo Ceter ha fatto ciò che ha potuto, lottando e sgomitando. Senza rifornimenti sarebbe dura per qualsiasi attaccante. Galano completamente sparito dal campo subito dopo il rigore fallito. Cosa succede all’esterno foggiano ? A poco più di 24 ore dalla fine del mercato, non si escludono sorprese.
Dietro, errori tecnici. Sul primo e terzo gol palloni regalati da Bellanova. Sul secondo si è eclissato Jaroszynski.
Oddo ha dichiarato
“Bisogna stare calmi. Anche 5 anni fa cominciammo con una sonora sconfitta ( 4 – 0 ) a Livorno. Poi sappiamo tutti com’è andata”.
Certo, ma era una sorta di Pescara B con tantissime assenze e in 10, dopo pochissimi minuti, a causa dell’espulsione di Fiorillo. Meglio pensare al presente. Per carità, c’è ancora tempo ma sarebbe preferibile non vivere di ricordi. Quella rosa ha avuto un’altra genesi. Attori, alcuni più giovani e decisamente diversi. Paragone, insomma, improponibile.