Pescara calcio. Lento e vulnerabile. Bocciate le scelte di Zeman. Tournover massiccio e ingiustificato. Un azzardo rinunciare a Bovo. E poi la grana Pigliacelli..
Una serata da dimenticare. Reazione tardiva. Primo tempo giocato sotto ritmo. Due gol regalati e per questo evitabili. Ha pesato e non poco la decisione, tutt’altro che illuminata, di rinunciare a Bovo il leader della difesa. Stentiamo a comprenderne la logica. In generale tournover massiccio e ingiustificato : ben 4 varianti ( Crescenzi, Coda, Valzania e Del Sole) rispetto all’undici sceso in campo sabato scorso nella sfida con l’Avellino. Decisamente troppe. Il voler a tutti i costi rendere zemaniana una squadra che per caratteristiche non lo è, potrebbe rivelarsi un boomerang. La solidità mostrata negli ultimi tempi è stata cancellata in 90 minuti. Il boemo, anche quando avrebbe potuto come ad Empoli, non ha mai confermato lo stesso undici. Serve continuità per garantire il necessario affiatamento. Cambiare con troppa frequenza è controproducente. Il caso Pigliacelli è tutto da chiarire. Il portiere non avrebbe accettato la terza panchina consecutiva. Di qui l’esclusione. Se così fosse, sarebbe grave. Pare che sia andata proprio così a giudicare dalle parole pronunciate da Zeman a fine partita
“Pigliacelli vuole sempre parare. Il problema sarà risolto ? Solo se il ragazzo cambierà atteggiamento, ma mi pare difficile”.
Nel video, scheda Pescara – Al momento Pigliacelli fuori rosa + analisi post Empoli
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