Pescara calcio: dopo i veleni, l’ingiusto e beffardo ko di Pesaro contavano solo i tre punti. Missione compiuta col solito immenso cuore. Dna di una squadra che non molla mai ed emoziona sempre. Sestri piegato da una punizione di Tunjov. Decima vittoria in 13 gare. Decisivi, come sempre, i cambi di Baldini. In corso d’opera Ferraris mezz’ala, interessante novità.
Cuore e sofferenza. Partita non facile ma lo si sapeva. Nel primo tempo mero contenimento da parte del Sestri. 5 difensori, 3 centrocampisti (Brunet il migliore), davanti l’ex Clemenza alle spalle di Parravicini. Linee strette, reparti compatti. Tutti sotto palla, spazi chiusi.
Il Pescara approccia bene. Subito due opportunità, limpida quella non concretizzata da Vergani che nasce da un errore di Valentini.
Nella prima frazione poco altro, eccezion fatta per una conclusione da fuori di De Marco, deviata in angolo da Anacoura. Col passare dei minuti non la solita intensità.
All’intervallo due cambi. Bentivegna per Cangiano, Crialese al posto di Moruzzi. Sestri con più coraggio. Biancazzurri inizialmente non benissimo. Frenetici e meno ordinati del solito.
Che spavento al 5′! Una palla persa nella trequarti avversaria innesca la transizione dei liguri. Da quinto a quinto. Invito di Furno, a vuoto Brosco, Podda spreca l’impossibile.
Altri cambi: dentro Tonin e Ferraris, fuori Vergani e De Marco. Di fatto quattro attaccanti ma è sempre 4-3-3 con Ferraris mezz’ala (interessante novità) e Valzania play.
20 minuti finali ad altissima intensità. Più sprint, energia e vivacità. Al 72′ Tunjov per Merola. Ferraris spostato nel tridente. Con le sostituzioni (chiamasi velocità di pensiero), Baldini cambia faccia alla partita.
Tonin corre, lotta, sgomita. Al minuto 76, l’ex Foggia conquista una punizione dalla distanza. La batte Tunjov calciando forte. Tiro centrale. Anacoura impreparato. Compartecipazione evidente.
L’episodio che serviva per sbloccare una gara sporca e complicata. L’estone torna al gol dopo 10 mesi. L’ultima volta lo scorso 7 gennaio. Una vita fa. Storia dello scorso campionato su calcio di rigore, ad Alessandria, contro la Juventus Under 23.
Poi, il Pescara legittima il vantaggio. Rigore solare negato a Bentivegna e, di conseguenza, mancata espulsione di Valentini. Il 36enne difensore italo-argentino che, con la maglia dello Spezia, esattamente due lustri fa siglò proprio all’Adriatico ben 2 reti, le prime tra i professionisti.
Quindi, altre opportunità per Tonin, Ferraris e Dagasso che allo scadere intercetta nella sua metacampo e se ne va in campo aperto. Assolo da applausi, slalom e gioia del raddoppio frustrata dall’ottima uscita di Anacoura. Il gioiello biancazzurro è un tuttocampista meraviglioso. Qualità, corsa, quantità e visione di gioco. Autentico trascinatore. Il futuro è tutto suo.
E così il Pescara torna subito a correre. Decimo successo in 13 gare. L’undici di Baldini scalda il cuore e regala sempre emozioni. Chapeau!
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