Pescara calcio. Un film già visto. La solita solfa. Ennesimo ko, altri 4 gol subiti. Biancazzurri in caduta libera. È buio pesto.
Carenze evidenti sulle palle inattive. In generale atteggiamento troppo morbido. Il problema riguarda soprattutto l’organizzazione. In generale la fase di non possesso continua ad essere lacunosa. Continuare a dire che la squadra comunque gioca, non aiuta a risolvere i problemi certificati dai numeri crudi ma impietosi: 3 punti nelle ultime 8 partite con 20 gol sul groppone in questo lasso di tempo. Ripetiamo: il solito ritornello “la squadra è viva perché gioca bene”, è diventato stucchevole e, francamente, non regge più. Il Crotone che non ha valori eccelsi sul piano tecnico, di certo inferiori a quelli espressi dall’organico biancazzurro, si lascia senza dubbio preferire sotto il profilo della corsa, dell’aggressività e dell’organizzazione. Non è un caso, infatti, che sia al comando della classifica, ormai ad un passo da una storica promozione in serie A. Di sicuro, i 17 punti di vantaggio sul Pescara fanno rumore. Si può, anzi si deve, porre rimedio.
Sabato prossimo seconda trasferta consecutiva. Biancazzurri di scena sul campo della Ternana che questa sera sarà ospite dell’Avellino nel posticipo della trentaduesima giornata. Oddo dovrà rinunziare ai “nazionali” Mandragora e Memushaj.