Pescara calcio: di male in peggio, quanta confusione ! Problema mentale ? Non scherziamo. È come entrare nel porto delle nebbie. Al netto dei limiti e delle assenze, la squadra non sa stare in campo e sembra già in difficoltà sul piano fisico.
Tre indizi fanno una prova, quattro molto di più come il numero di sconfitte consecutive con ben 11 gol incassati, quasi 3 gol a partita. Insomma, nessuna svolta, encefalogramma piatto e tanta confusione. La bruttissima sensazione di una squadra già rassegnata. Eppure siamo solo agli inizi.
Per il Frosinone, invece, poco più di un allenamento. Nel tentativo di limitare i danni, Oddo ha cambiato abito tattico affidandosi al 3 – 5 – 1 – 1. Esperimento durato poco, appena 30′, giusto il tempo di subire gol figlio, in realtà, di una serie di errori individuali.
A fare la differenza, parlando di sistemi di gioco, non sono mai i freddi numeri ( 4 – 3 – 3, 3 – 5- 2, 4 – 4 – 2 etc.) ma sempre le distanze tra i reparti. Insomma, la compattezza di squadra è altra cosa. Oggi il limite del Pescara è proprio questo. Non sa difendere e non sa attaccare. Non è una squadra. Appare scollegata dalla guida tecnica.
Dalla sua Oddo ha due grandi attenuanti: la rosa eccessivamente numerosa che non lo agevola affatto nel lavoro giornaliero sul campo e, dunque, nella gestione del gruppo e l’assenza di Asencio e Ceter. Giocare senza attacco non è facile.
Se poi aggiungi la mancanza di carica agonistica, la cosiddetta vis pugnandi, peraltro imprescindibile, e i limiti di condizione di qualche singolo diventa tutto tremendamente complicato. Altro che problema mentale !