Pescara calcio. A Carpi un pari non trascendentale ma utile in chiave play off. Ultima mezz’ora assai confortante. Difficile chiedere a Pillon molto di più.

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Nel video, scheda – Il punto dopo Carpi

I rimpianti sono tutti legati alle diverse occasioni create ma non concretizzate nei 30′ finali. Se non segna Mancuso che finora, per inciso, ha disputato una grandissima stagione, sono guai. E purtroppo non è una novità. Il materiale a disposizione è quello che è. L’ex Samb accusa una flessione comprensibile e, dunque, fisiologica. Un solo gol, su rigore ad Ascoli, nelle ultime 6 partite giocate. Torniamo ai soliti discorsi : organico buono ma tutt’altro che eccelso, la solita incompiuta del mercato di gennaio. Eppure la classifica dice : quinto posto con 50 punti, due in più del Verona grandi firme, prossimo avversario dei biancazzurri all’Adriatico. Se solo si facesse un confronto tra il parco attaccanti del Pescara e quello delle altre squadre di alta classifica, avremmo una risposta più che esaustiva. Il gap è piuttosto evidente. Nelle ultime 3 gare, appena due reti di cui una dal dischetto. Alcuni giocatori, Brugman su tutti, devono riacquistare la migliore condizione. Bene Bettella al debutto : il ragazzino ha dimostrato personalità. Al suo fianco il miglior Perrotta. Solo conferme da Sottil ancora in evidenza. Fanno sperare gli ultimi 20′ di Capone. In questo finale, una marcia in più può arrivare proprio dalla maggiore freschezza e intraprendenza dei giovani. Sabato prossimo il Verona all’Adriatico. Scaligeri sesti in classifica con 48 punti a due lunghezze dal Pescara, soprattutto in crisi e contestati. Per l’undici di Pillon, vincere significherebbe mettere le mani sul quinto posto prima del turno di riposo che i biancazzurri osserveranno mercoledì 1 maggio.