Pescara calcio. Mirko Drudi “Ad Ascoli decisivo l’atteggiamento. Il sistema di gioco, da solo, non determina mai. Tanta gavetta. Ho anche cambiato ruolo. Ero centrocampista centrale. Campagnaro è il top. Spero di imparare tanto da lui. Si ritira ? E’ ancora presto. Che botta la finalissima play off persa col Verona ! “.
Mirko Drudi, classe ’87, 32 anni compiuti a febbraio. Carriera iniziata nel Cesena di Fabrizio Castori. Due presenze in B nella stagione 2006 – 07. Poi, soprattutto tanta serie C. Dopo Santarcangelo, l’approdo a Lecce nel 2016, a 29 anni, con Padalino in panchina. Un campionato di vertice vinto alla fine, però, dal Foggia di Stroppa. Secondo posto e play off con Roberto Rizzo subentrato all’esonerato Padalino. Giallorossi eliminati ai quarti dall’Alessandria di Pillon.
La stagione successiva resta a Lecce, allenatore Liverani, fino a gennaio quando si trasferisce al Trapani di Alessandro Calori nelle cui fila milita anche Manuel Marras lo scorso campionato a Pescara. Terzo posto e play off. Agli ottavi siciliani eliminati dal Cosenza di Braglia e Palmiero attuale compagno di squadra del difensore romagnolo.
Drudi ritrova la B, appena assaggiata a 19 anni, a Cittadella. Storia dell’ultimo torneo. In totale 23 presenze e il sogno promozione sfumato nella finalissima play off persa col Verona. Quindi, il trasferimento al Delfino concretizzatosi quasi al fotofinish nell’ultima giornata della sessione estiva di calciomercato. Esordio a Cosenza in sostituzione a fine primo tempo dell’infortunato Campagnaro e tre presenze da titolare contro Entella, Cittadella e Ascoli.
Nel video, l’intervista di Mirko Drudi