Pescara calcio. Epilogo amaro, infausto ma solo applausi. Squadra e tecnico hanno fatto il massimo. Campionato da incorniciare. Toccante il commiato di Pillon
Pescara calcio
Persona d’altri tempi il tecnico di Preganziol. Al 91′ occhi lucidi. Voce rotta dalla commozione
“La mia esperienza a Pescara finisce qui. Giusto che la società scelga un altro allenatore. Fondamentale ricreare un nuovo entusiasmo. Ho dato il massimo e sono profondamente dispiaciuto per come è finita”
Col Verona primo tempo, è vero, sotto tono ma terminato a reti bianche con zero interventi da parte di Fiorillo. Decisamente meglio l’avvio di ripresa. A fare la differenza gli episodi. Silvestri compie un’autentica prodezza su Mancuso. Dopo una manciata di minuti Di Carmine gela l’Adriatico dal dischetto. All’ultimo respiro Bellini, subentrato a Crecco, fa il movimento giusto ma spedisce alto. La partita è tutta qui. La scelta, a 20′ dal termine, di avvicendare Sottil, tra i più attivi, con Campagnaro ( difesa a 3 ) continua a far discutere. Probabilmente una risposta al 4 – 2 – 4 di Aglietti che poco prima aveva tentato il tutto per tutto inserendo Pazzini al posto di Colombatto. Non ci sarà mai la controprova. Resta, invece, la beffa di aver subito il gol decisivo nel momento forse più propizio. Peccato…è comunque una stagione da applausi senza se e senza ma.