Pescara calcio. La squadra di Oddo prenota la finale. Prova di notevole spessore tattico. Interpretazione perfetta su un campo allagato e infido.
Insomma, l’ennesima impresa di una squadra matura, capace di utilizzare la sciabola e il fioretto a seconda delle circostanze. Dunque, non solo spettacolare ma anche cinico e pragmatico l’undici di Oddo. E’ accaduto nel secondo tempo quando nel momento di maggiore affanno, i biancazzurri hanno tirato fuori l’acuto del raddoppio in contropiede. Azione di rimessa letale per il Novara impostata e chiusa da Torreira ispirato da Lapadula. Il re dei bomber ha realizzato la rete del vantaggio nel primo tempo( gol numero 28 senza rigori come Immobile quattro anni fa), disputando una partita sontuosa. Tra i migliori anche capitan Memushaj, anima della squadra, presente in ogni zona del campo, autentico leader. Di fronte due scuole di pensiero diametralmente opposte: pragmatico e senza fronzoli l’undici di Baroni, incline al fraseggio, spettacolare con meno fisicità ma più talento la squadra di Oddo che, tuttavia, ha dimostrato di saper gestire con autorevolezza i vari momenti della partita. Ha affondato e spinto il piede sull’acceleratore alternando fasi in cui era il caso di amministrare il risultato con calma e raziocinio aspettando l’attimo giusto per colpire. In due parole, lo ribadiamo: squadra matura.
Nella storia del club, prima vittoria al “Piola” nel giorno più importante. Finale ipotecata. Il ritorno mercoledì 1 giugno all’Adriatico( ore 20.30) che si preannuncia assai gremito: già staccati 11 mila tagliandi. Sarà nuovo record di presenze. Per centrare la qualificazione il Novara, privo di Troest per squalifica, è condannato a vincere con tre gol di scarto. Non sono previsti i tempi supplementari. Dunque, Pescara a un passo dalla qualificazione, ma vietato abbassare la guardia !
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