Pescara calcio. A Venezia, in 10 contro 10, copione capovolto dopo un primo tempo remissivo al di là dell’ingiusto rosso a Galano. Clemenza imprescindibile. Primo prezioso pari esterno ma la classifica fa paura. Oggi sarebbero play out.
In questo momento 3 squadre al quint’ultimo posto a quota 41: Venezia, Perugia e Pescara. Classifica avulsa: Venezia 5, Perugia 4, Pescara 3. I veneti devono ancora affrontare gli umbri al “Penzo”. Risultato ininfluente. Se la stagione regolare finisse oggi, i biancazzurri sarebbero costretti a disputare i play out con la Juve Stabia quart’ultima a quota 38.
Per fortuna restano ancora 4 partite. Fondamentale tornare a vincere. Venerdì prossimo, ore 18.45, l’undici di Sottil, privo di Galano causa squalifica, ospiterà il Frosinone senza Ardemagni per lo stesso motivo. Quindi, Trapani fuori, Livorno in casa, Chievo al “Bentegodi”.
Ciociari in evidente calo. Dalla ripresa del campionato, 5 punti in 6 gare con una sola vittoria al “Matusa” ai danni dello Spezia e ben 3 ko contro Cittadella, Chievo e Empoli. La squadra di Alessandro Nesta occupa il quinto posto col Cittadella a quota 52 punti, in piena zona play off.
La sfida del “Penzo”
Venezia da subito aggressivo e in costante proiezione offensiva. Il Pescara fa densità a metacampo ma non riesce quasi mai a ripartire. Al 22′ la prima svolta. Galano ingenuo, Montalto accentua e non poco la caduta. Una sceneggiata.
Rosso per l’attaccante biancazzurro. Busellato scala a destra. Per dirla con i numeri: 4 – 4 – 1. Dall’altra parte Pucciarelli è costretto a profondi ripiegamenti ma da esterno fa molta fatica. Non è il suo ruolo. La mole di gioco dei lagunari è rilevante. Poche tuttavia le occasioni create. Appena due con Maleh e Marino.
In avvio di ripresa, Sottil sostituisce Busellato e Palmiero. Al loro posto Balzano e Kastanos. Difesa a 3, Del Grosso centrale di sinistra. Pucciarelli più vicino a Galano. Zappa esterno tutta fascia. L’obiettivo è chiudere le fasce e ripartire con coraggio.
Neanche il tempo di assestarsi che Fiorillo e compagni prendono gol sull’ennesima disattenzione in area di rigore. Si guarda la palla e non l’avversario. Subentrato a Capello, Firenze ringrazia e realizza di testa su cross di Lakicevic.
Il Pescara ha il grande merito di non disunirsi. Clemenza rileva Pucciarelli mentre Dionisi esagera. Fuori Vacca, dentro l’ex Monachello. Tre punte di ruolo + Firenze. Quindi il pasticcio di Caligara che in 14′ prende due ammonizioni. Parità numerica ripristinata. Da qui in poi, i biancazzurri assumono il comando delle operazioni.
Clemenza è il valore aggiunto. Sfiora il palo con un mancino morbidissimo, ispira il pareggio di Zappa in fuorigioco e in pieno recupero rifinisce per Maniero in ritardo. Peccato ! Sarebbe stato il gol vittoria. Finisce, così, 1 – 1. Primo prezioso pareggio esterno. Ma ora più che mai sarà di vitale importanza tornare al successo.