In occasione della consegna ufficiale delle automobili di rappresentanza, il presidente del Pescara Daniele Sebastiani si è intrattenuto con i giornalisti su diversi argomenti di attualità: possibile cessione del sodalizio, calciomercato e situazione Covid.
Consegna ufficiale delle 5 automobili che saranno in dotazione alla Pescara calcio nel corso dell’odierna stagione calcistica. La cerimonia si è svolta a Spoltore presso la concessionaria Oriente, che si conferma partner privilegiato della società biancazzurra. Così il presidente Daniele Sebastiani, che si è soffermato su altri temi caldi.
“C’è un grande rapporto con loro – dice il presidente – credo che anche quest’anno faremo qualcosa di importante, sperando in una situazione migliore”.
“E’ un sodalizio forte che va avanti già da qualche anno – gli fa eco l’AD di Oriente Fabiano Di Ubaldo – e che noi siamo fieri di portare avanti”.
“Sto lavorando sulla possibile cessione della società da tempo – continua Sebastiani – anche se non è questo il momento migliore perché c’è tanta incertezza in generale nel mondo, ma ho dei rapporti con persone serie e visto che lo sono non è uscito fuori nessun nome perché nessuno ha voglia di farsi pubblicità gratuitamente per cui speriamo che si possa portare a termine una situazione di questo tipo”.
Sebastiani esprime preoccupazione sull’aumento dei casi di positività al Covid anche tra i calciatori. E si toglie un sassolino dalla scarpa.
“Bellanova quando è partito da Pescara (per rispondere alla chiamata della nazionale U.21, ndr) stava bene. Io credo che in questo clima di incertezza, con l’aumento di giocatori positivi, ci sia la necessità di creare un tavolo di lavoro comune anche con l’Assocalciatori, perché occorre un grande senso di responsabilità generale e per i giocatori per primi perché si è visto che rispettando le direttive sanitarie si riesce forse ad evitare qualcosa”.
“Dobbiamo provarci – sottolinea – perché il blocco dei campionati sarebbe un disastro per tutto il sistema. La bolla? Io credo che servirà di farlo si dovrà fare. Se il calcio si ferma nessuno prenderà soldi. Se ci si ferma non ci saranno neanche i soldi dei dirittti tv e il mondo del calcio crollerà. Se bisognerà anche giocare qualche partita in meno lo si dovrà fare. Bisognerà capire anche quali partite eventualmente non giocare. Ripeto: Bellanova quando è partito da Pescara stava bene”.