Inizio anno da incubo. Soliti, gravi errori. Il Pescara dura solo 30′, poi sparisce. Fase di non possesso lacunosa, disattenzioni sui calci da fermo. In realtà, nulla di nuovo. La Juventus Under 23 fa un figurone e al “Moccagatta” di Alessandria si impone 4-3.
Il 2024 del Pescara comincia malissimo. Sconfitta assolutamente inattesa anche e soprattutto per quanto visto nei primi 30′.
Ritmo, pressione alta che non permette ai giovani della Juventus di ragionare. Il vantaggio firmato da Cangiano, prima e dopo due occasioni limpide, altrettante potenziali per raddoppiare. Insomma, piano partita, almeno fino a quel momento, impeccabile.
Poi, ma troppo presto, la luce si spegne e i biancazzurri spariscono inopinatamente dal campo. Nella ripresa, una sola fiammata, a conti fatti estemporanea, che porta al 2-2 di Cuppone.
Fase difensiva lacunosa e solite disattenzioni su palla inattiva. Centrocampo, per caratteristiche, non funzionale al calcio predicato da Zeman. Nel reparto nevralgico giocatori adattati. Pur tuttavia, non è accettabile perdere in questo modo, prendendo 4 gol, contro un avversario di talento sì ma verdissimo e inesperto.
Lo abbiamo sempre detto. Lo ribadiamo, la dimensione del Pescara è certificata dai numeri e, dunque, dalla posizione in classifica. Nessuna sorpresa ma nelle ultime due uscite contro Fermana e Juventus Under 23, in parte anche con l’Ancona, i biancazzurri hanno totalmente deluso le attese.
Continuare a ripetere che questa rosa è più competitiva, più forte di quella dello scorso anno sa di presa in giro. Anche piuttosto clamorosa.
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