Pescara calcio. Dopo la Ternana anche il Trapani riesce nell’intento di violare l’Adriatico. 3 punti nelle ultime 5 partite e nove gol al passivo. Così non va.
Il Pescara non sa più vincere, ma, ancor peggio, trova il modo di suicidarsi. Autolesionismo allo stato puro. Pari acciuffato al 90′ dopo un secondo tempo generoso sì, ma senza costrutto e, soprattutto, deludente. Sconfitta maturata in pieno recupero. L’involuzione è certificata dai numeri: solo tre pareggi nelle ultime cinque partite. Senza Campagnaro ben nove reti al passivo. Quasi due a partita. A differenza dell’Ascoli, tutt’altro che rinunciatario il 5-3-2 del Trapani che, specie nel primo tempo, ha risposto con ficcanti azioni di rimessa. Ancora peccati di leggerezza, a conti fatti fatali, nelle retrovie. Nella ripresa i siciliani si sono abbassati chiudendo tutti gli spazi. Il Pescara ha fatto fatica a liberare un uomo al tiro. Quindi, il suicidio finale dopo il pareggio di Fornasier. Quando non puoi vincerla, non devi rischiare di perderla. Altri punti regalati. La stagione resta assolutamente positiva. Biancazzurri sempre terzi con due punti di vantaggio sul Cesena. Ma la flessione è palese. La squadra ha perso lo smalto dei tempi migliori. Un solo punto in due partite disputate all’Adriatico contro avversari non di prima fascia. Sabato prossimo trasferta di Vercelli senza Lapadula per squalifica. Si spera nel recupero di Campagnaro e Memushaj. Di certo tornerà a disposizione Crescenzi.