Pescara calcio. A Chiavari uno scialbo 0 – 0. Lecito attendersi di più ma, obiettivamente, lo ripetiamo da tempo, la rosa è questa. Manca qualità.
Pescara calcio
È senza dubbio migliorata la fase di non possesso. Per contro, i biancazzurri fanno una fatica enorme a trovare la via del gol, appena 2 nelle ultime 5 partite. Una notizia se consideriamo che in panchina c’è un cultore, un maestro della fase offensiva come Zeman. In realtà, c’è poco da meravigliarsi per un motivo molto chiaro : organico privo di qualità e di quella cifra tecnica che possa giustificare certe ambizioni dichiarate e sbandierate, a dire il vero, con troppa leggerezza. Soprattutto, per caratteristiche dei singoli, non è una squadra costruita secondo i crismi del calcio di Zeman. Che si possa fare meglio, è fuor di dubbio. A dir poco esagerato, però, pretendere da questa rosa molto di più.
Sui singoli : male Yamga. Insufficiente Valzania. Sotto tono Mancuso. Tardivo l’ingresso di Bunino in luogo di Pettinari a digiuno dallo scorso 8 dicembre. Sparito dai radar Capone. Inspiegabile soprattutto se al talentino dell’Atalanta viene preferito, in corso d’opera, Baez così com’è accaduto a Chiavari. In difesa, bene Campagnaro in coppia con Perrotta. In evidenza Fiorillo, di fatto il migliore.
Ed ora 4 scontri diretti, di cui tre in casa, che diranno la verità sulle reali prospettive della squadra : Cremonese, che in trasferta non perde da 5 mesi, e Carpi all’Adriatico ( sabato 24 e martedì 27 febbraio ), Cittadella fuori e Parma di nuovo davanti al pubblico amico.
Nel video, scheda Pescara – Il punto