Pescara calcio: criticità evidenti ma non tali da giustificare una classifica così deficitaria. In B, dopo 6 giornate, il peggior rendimento dal 1974 – 75.
Col Cittadella, Oddo si giocherà la panchina. Un altro passo falso segnerebbe il destino del giovane tecnico pescarese che non ha ancora trovato la quadra ( leggi qui )
A Lecce l’ennesima formazione schierata con novità inedite nei ruoli ( Balzano centrale difensivo ) e l’utilizzo per la prima volta dall’inizio di Guth ( ancora acerbo ), Fernandes e Belloni.
I problemi riguardano la fase di non possesso. Al di là dei limiti, la squadra non sa stare in campo. Il dato è oggettivo. Numeri impietosi: in campionato 5 ko di fila, 14 gol subiti nelle ultime 5 gare, ben 17 se consideriamo anche la sfida di Coppa Italia col Parma. Di fatto, 3 reti incassate a partita.
Allenare una quantità enorme di giocatori rappresenta l’attenuante. Assai complicata la gestione del lavoro quotidiano ma ora Oddo dovrà trovare una sintesi, soprattutto dovrà cominciare a muovere la classifica. Col Cittadella potrebbe essere davvero l’ultima chiamata.
In B, dal 1974 – 75 ( leggi qui ) il peggior rendimento del Delfino. Dopo 6 partite, anche nella stagione 2000 – 01, poi terminata con la retrocessione, il Pescara di Delio Rossi riuscì a fare leggermente meglio: ovvero 2 punti grazie al pari casalingo col Ravenna arrivato proprio alla sesta giornata. Due punti in 6 gare anche nella stagione 2006 – 07 ( retrocessione in C ): esonero di Davide Ballardini e panchina a Aldo Ammazzalorso.
NEL VIDEO, SCHEDA PESCARA – IL PUNTO