Pescara calcio. Un punto utile per la classifica, ma soprattutto per il morale. Sul piano mentale, un altro ko sarebbe stato devastante. Su tutti Pepe e Gyomber.
Di più, almeno in questo momento, non si può pretendere. Limiti strutturali confermati anche contro i sardi. La punta manca come il pane. Squadra, è vero, in superiorità numerica per un’ora, ma il bicchiere va visto mezzo pieno. Il pari raggiunto in extremis, tra l’altro meritato, è senza dubbio un premio alla volontà. È questo lo spirito giusto. L’ideale sarebbe stato vincere, ma aver finalmente mosso la classifica è un dato tutt’altro che irrilevante. Non succedeva dallo scorso 15 ottobre ( 1-1 in casa con la Sampdoria). A secco le dirette concorrenti: hanno perso il Crotone ( 2-1) sul campo del Milan ( match winner Lapadula), il Palermo a Firenze (2-1) e l’Empoli a Reggio Emilia contro il Sassuolo (3-0). Pareggio, dunque, utile perché permette al Pescara, a quota 8, di ridurre le distanze dall’Empoli quart’ultimo a quota 10, e di guadagnare un punto su Palermo e Crotone ultime in classifica con 6 punti. Sabato prossimo, ore 18, scontro salvezza sul campo del Crotone che, ieri, ha imbrigliato e fatto soffrire non poco il Milan salvato da un guizzo dell’ex biancazzurro Gianluca Lapadula. Calabresi privi di Rosi e Crisetig che domani saranno fermati per un turno dal giudice sportivo.