Pescara calcio. Nel segno della continuità che alla lunga paga sempre. Squadra che non muore mai. Decisivo l’ingresso di Monachello. Mancuso può essere un valore aggiunto ma da seconda punta. Bene Del Grosso, lo stesso Kanoutè. Da un suo prezioso recupero è nata l’azione del pareggio.
Pescara calcio
Organico di ben altro spessore rispetto alla rosa dello scorso anno. Due giocatori per ruolo. Quasi l’imbarazzo della scelta per Pillon. Senza dubbio un vantaggio, ma anche un onere per il tecnico di Preganziol perché, se tutti stanno bene, decidere non sarà mai facile. Anzi vista la competitività e la concorrenza, il compito non sarà dei più agevoli. Per esempio Mancuso : l’ex Samb, ormai è acclarato, offre il meglio da seconda punta. Ha fisico, taglia sempre con i tempi giusti, detta il passaggio, vede e sente la porta avversaria, ha il fiuto del gol. Insomma, può costituire un valore aggiunto. Pillon ne è consapevole. Cercherà di trovare la quadra dal punto di vista tattico. Ma, intanto, l’avvio è promettente. Di questo Pescara, piace soprattutto la capacità di non mollare mai, di reagire con forza e decisione con una mentalità sempre propositiva. Se consideriamo gli incontri dello scorso campionato, con Pillon ( dodicesima partita ) i biancazzurri hanno centrato la quinta rimonta ( Palermo, Bari, Novara, Cremonese e Brescia ). Da migliorare l’equilibrio tra le due fasi. Quando si perde palla serve più compattezza tra i reparti. Ma il tempo, del resto siamo solo agli inizi, giocherà a favore di Brugman e compagni. In tal senso, l’ingresso di Kanoutè, che garantisce maggiore fisicità e filtro in mediana, ha sortito benefici. Ora due match casalinghi : col Foggia sabato 22 settembre alle ore 15, e col Crotone martedì sera 25 settembre nel primo turno infrasettimanale previsto dal calendario.