Pescara calcio. Tutto o niente. Non ci sono mezze misure. Finora 5 vittorie, altrettanti ko e un pareggio. Memushaj infinito. Col Pisa il migliore per distacco. A seguire Machin. Il coraggio di Zauri che ha ufficialmente varato la linea verde.
Età media di inizio partita : 24.3. Ancora più bassa, 23.6, dopo le sostituzioni e l’ingresso in campo di Fabian Pavone ( classe 2000 ) e del debuttante Stefano Palmucci ( classe 2001 ) subentrato a Busellato. Ad un certo punto in campo c’erano tre 2000 ( Bettella, Borrelli, Pavone ), un 2001 ( Palmucci ), un ’99 ( Zappa ), un ’97 ( Kastrati ) e due ’96 ( Masciangelo, e Machin ).
In tutto questo c’è lo zampino del tecnico che, alla vigilia, ha escluso dalla lista dei convocati Del Grosso e Bruno. Virata decisa sulla linea verde. Scelta forte, di discontinuità netta rispetto al passato.
Progressi evidenti. All’Adriatico un’altra prestazione di alto livello. A distanza di 7 giorni 4 gol alla capolista Benevento, 3 al Pisa. Memushaj il migliore per distacco. Autentico leader. A seguire Machin che da trequartista, sgravato da compiti tattici, è un valore aggiunto. Nello stretto il guineano e l’albanese si sono esaltati. Fondamentale il movimento senza palla di tutti. Centrocampo super, più completo e assortito, malgrado la partenza di Brugman, rispetto a quello della passata stagione. 20 gol, di cui 6 firmati da Galano e 5 da Machin. Nessun’altra ha fatto meglio.
Sul piano tattico Zauri ha trovato la quadra ideale ( 4 – 3 – 2 – 1 ), soprattutto il mix giusto di corsa, qualità e talento. Ora, però, serve continuità. Che alla fine, specie in B, paga sempre. Nelle prossime 3 partite il quadro sarà più chiaro. Nell’ordine Empoli in trasferta, sabato prossimo alle ore 18, e, dopo la sosta, Cremonese in casa e Perugia fuori.