Pescara calcio: organizzazione e carattere, a Terni vittoria meritata. Ed ora i rinforzi

Pescara calcio: organizzazione e carattere, a Terni vittoria meritata (1-2). Crescita evidente nella ripresa. Per 8/11, più o meno gli stessi interpreti dello scorso anno senza Merola. Ed ora, a maggior ragione, i rinforzi.

Subito un colpo. In trasferta, sul campo di una squadra, la Ternana, retrocessa dalla B. Un blitz figlio di organizzazione, carattere e compattezza tattica. A prescindere dal sistema di gioco, sempre fondamentale la  giusta distanza tra i reparti.

Sì il carattere di andarla a vincere, una volta subito il pareggio. Reazione decisa e immediata. Aspetto, senza dubbio, da sottolineare.

Gli umbri costruiscono dal basso? Il Pescara alza la linea del pressing con criterio, corre in avanti, recupera palla in zone alte del campo e poi verticalizza per cercare di far male. Si vede che dietro c’è un lavoro.

Tutto questo riesce bene nella ripresa. Nella prima frazione, dal punto di vista meramente estetico, la gara non è un granché. E’ soprattutto una partita sporca. Zero conclusioni nello specchio, da una parte e dall’altra.

A cambiare l’inerzia la rete di Bentivegna con l’evidente complicità del portiere della Ternana Franchi, al debutto in serie C. Infortunio davvero clamoroso.

Nella ripresa, il pressing dell’undici di Baldini è più continuo ed efficace. La Ternana pareggia i conti con Carboni ma subito dopo il Pescara è già dall’altra parte per riprendersi scena e partita.

E ci riesce. Ispirato da Tunjov, Dagasso sigla il definitivo sorpasso e Pellacani sfiora il tris scheggiando il palo esterno della porta umbra.

Tra i migliori proprio il calciatore estone mai così partecipe, coinvolto e costante. Una piacevole sorpresa. Dal punto di vista tecnico non si può discutere ma nel calcio la sola qualità non può mai bastare. L’auspicio? Che sia, per Tunjov, l’inizio di un nuovo percorso.

Altresì da rimarcare la prestazione di Dagasso (non più una novità) e quella di Pellacani sempre pronto ad accorciare in avanti. Da un suo anticipo nella metacampo avversaria è nata l’azione del raddoppio.

E’ soltanto la prima partita sì, ma è stata interpretata bene sotto tutti i profili. Tecnico, tattico, temperamentale.

Ed ora, a maggior ragione, i rinforzi. Le priorità: una prima punta ma anche una mezz’ala di struttura e corsa che in realtà negli ultimi anni, a Pescara, non si è mai vista.

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