Pescara calcio. È il momento più difficile della stagione. Tre punti nelle ultime sei partite. Sabato il Novara dell’ex Baroni. Vietato sbagliare. Parla Oddo.
“Il problema è soprattutto mentale. Sui gol subiti a Vercelli è mancata l’attenzione. Difendersi meglio ? Certo, anche questo è vero. In questo momento ci sono due soluzioni: la paura o il coraggio. Noi opteremo per la seconda. La paura sarebbe deleteria. Potremmo snaturarci. L’identità deve essere quella che ci ha fin qui contraddistinto. Ecco perché serve il coraggio. Solo così usciremo da un momento di certo non facile. La paura è un segno di debolezza. Non sono confuso, come ho sentito da più parti, ma convinto. Non è presunzione. Sta, naturalmente a me, rimettere in piedi la squadra. Non ci saranno stravolgimenti. Solo accorgimenti per organizzare meglio la fase difensiva. Smettiamola a dare la responsabilità ai difensori o al nostro portiere che ci ha salvato in tante circostanze. Diamoutene? È stato un mio compagno di squadra nel Lecce. Mi ha chiesto la possibilità di allenarsi. È qui con noi ma non rientra nei piani. Ho i migliori difensori della categoria. Campagnaro? Recupero difficile. Vedremo per Crotone. Crescenzi, invece, potrebbe farcela. Contro il Novara cercheremo di vincere senza, tuttavia, rischiare di perdere. È uno scontro diretto. Vale doppio. Bisognerà prestare molta attenzione. Questo non significa che ci difenderemo. Non è nel dna di questa squadra, ma la concentrazione dovrà essere massima”. Nel video il servizio con alcuni stralci della conferenza stampa di Massimo Oddo
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