Pescara calcio: a Ferrara squadra ordinata ma remissiva e priva di “garra”. Poi, certo, senza prime punte, e col solito marchiano errore difensivo, diventa tutto tremendamente complicato. E se delude anche Maistro…
Prospettive, insomma, tutt’altro che confortanti. Attacco ridotto ai minimi termini: Ceter ai margini almeno per le prossime due settimane ( leggi qui ), si teme un lungo stop per Asencio costretto ad abbandonare il proscenio, in barella e in lacrime, a causa di un infortunio al flessore della coscia destra dopo uno scontro con Salamon.
Piano partita: Pescara coperto, compatto senza, però, mai ripartire. È completamente mancata la fase offensiva. Dietro, la solita grave disattenzione difensiva. Quindi, l’infortunio di Asencio. In generale, biancazzurri senza furore agonistico, la cosiddetta “garra”, imprescindibile per tentare di colmare il gap al cospetto di squadre di alto lignaggio come la Spal.
Manca, è vero, un rigore. A fine primo tempo palese la trattenuta di Salamon su Vokic. Evidentemente, col fischietto molisano ( Luca Massimi di Termoli ) i biancazzurri non sono, eufemisticamente, fortunati. Giusto sottolinearlo ma niente alibi. Non sarebbe intellettualmente serio.
Trend da brividi: sesta sconfitta nelle prime 8 giornate, 17 gol incassati, penultimo posto in classifica con 4 punti uno in più della Cremonese che giocherà domani a Salerno e deve recuperare una partita rinviata causa Covid. Una gara in meno anche per: Cittadella, Monza, Brescia, Reggiana, Ascoli, Pisa e Chievo. Addirittura due per il Vicenza.
Nel 2020 si allunga la serie nera del Pescara formato trasferta ( leggi qui ): una vittoria, un pareggio e ben 13 sconfitte in 15 incontri. L’ultimo successo risale al 25 gennaio a Udine contro il Pordenone che sabato prossimo 28 novembre, ore 14, sarà ospite dei biancazzurri.