Pescara calcio. La rinascita nel segno di Pillon che ha dato un’anima alla squadra ripartendo da quanto di buono ( tanto ), lasciato in eredità da Zeman. In sintesi : buon senso, umiltà e strategia.
Pescara calcio
Dato di fatto inconfutabile, oggettivo, rimarcato dal tecnico di Preganziol al termine del successo di Terni, il primo ottenuto in serie B al “Liberati”
“Atleticamente i ragazzi stanno benissimo – ha affermato il tecnico di Preganziol – Zeman ha lavorato in modo eccellente. Per quanto mi riguarda, resta un maestro. E poi la squadra ha nel dna una chiara predisposizione al calcio d’attacco”.
Altresì evidente che Pillon abbia cucito il suo marchio nella resurrezione del Pescara. É entrato da subito nella testa dei giocatori toccando loro le corde giuste. Il buon senso di non stravolgere, anzi di rinverdire alcune certezze consolidate come il sistema di gioco. Ma i biancazzurri sono cambiati decisamente in meglio, rispetto al breve interregno Epifani, soprattutto nell’atteggiamento. Sempre propositivi ( 10 gol in 5 partite ) ma con equilibrio. Squadra corta, organizzata in fase di non possesso, pressing alto, coperture preventive. A Terni, nessun rischio. Fiorillo inoperoso. Porta immacolata. Non accadeva dal match interno con la Cremonese dello scorso 17 febbraio. Ma anche una buonissima gestione della gara sul piano del palleggio. Piacevole novità dopo i brividi dell’ultimo match con lo Spezia all’Adriatico. Insomma crescita continua e salvezza ad un passo. Nel segno di…Pillon. Buon senso, umiltà, esperienza e strategia.