Pescara calcio. Un punto nelle ultime 3 partite. Flessione confermata anche al “Curi” di Perugia. Contro un avversario tutt’altro che irresistibile, i biancazzurri avrebbero dovuto e potuto fare meglio. La produzione offensiva è lontana dagli standard dei primi due mesi di campionato. Dietro si sbaglia troppo. Servono un difensore centrale e un attaccante.
Pescara calcio
Per uscire senza danni dalla trasferta di Perugia, sarebbe bastato poco. Di certo, hanno inciso gli episodi che la squadra di Nesta ha saputo sfruttare. L’attacco non punge. La fase difensiva non è affatto impeccabile. Errori individuali e ben 8 gol subiti nelle ultime 4 partite ( due col Lecce, 3 col Palermo, 1 con l’Ascoli, 2 ieri sera al “Curi” ). Nel primo tempo, una sola ghiotta occasione, senza inquadrare lo specchio, ad opera di Brugman, peraltro in avvio di partita. Buona la reazione di inizio ripresa. Baricentro più alto, capolavoro balistico di Melegoni, ma poi, troppo campo concesso agli umbri che ne hanno approfittato. Nuovo sorpasso sugli sviluppi di un calcio d’angolo ( assai rivedibile la marcatura di Perrotta sull’ex Gyomber ). Nei 25 minuti a disposizione, recupero compreso, da ricordare solo il forcing finale, generoso e sfortunato, col salvataggio di Dragomir sul tiro a colpo sicuro di Monachello subentrato a Marras. Troppo poco contro un avversario di certo non trascendentale.
Ed ora, 5 giorni per preparare il match all’Adriatico col Carpi di Castori sconfitto in casa dal Lecce ( rete di La Mantia ). Finora, l’undici emiliano ha vinto appena due partite, entrambe in trasferta, a Perugia il 25 settembre, e a Padova lo scorso 24 novembre. Sfida in programma venerdì 7 dicembre alle ore 21.