Pescara calcio: a Torre del Greco prova non indimenticabile ma vittoria preziosissima, quinta consecutiva, sesta in trasferta. Ed ora il big match all’Adriatico contro la capolista Catanzaro. Sfida in programma domenica prossima alle ore 14,30.
Probabilmente mai così in difficoltà sul piano del gioco. Merito, ci mancherebbe, anche della Turris. I corallini hanno utilizzato due finte ali, abili a dialogare tra le linee, ad attaccare la profondità (Leonetti) e a innescare, grazie alle imbucate di Giannone (il migliore), situazioni di gioco pericolose.
Va comunque detto che, a parte il rocambolesco finale (tre reti in 4′), i corallini non hanno quasi mai impensierito Sommariva, sostituto dell’infortunato Plizzari.
È stata obiettivamente una partita difficile. Questa volta i biancazzurri hanno accusato più di un impaccio nel recupero della palla in zone alte del campo. La fase di riconquista è avvenuta quasi sempre al limite dell’area. Scarso aiuto degli attaccanti nel far salire la squadra.
Da parte dei padroni di casa non solo aggressività e ritmi alti ma anche la capacità di muovere velocemente il pallone con scambi nello stretto. Specie nel primo tempo, la Turris ha costretto i biancazzurri a correre a vuoto. Le pressioni dei centrocampisti non sono state fatte con i soliti sincronismi.
Ciò malgrado, Pescara spietato. Al primo affondo ha sbloccato il punteggio con Brosco sugli sviluppi di un calcio da fermo. Nella ripresa, sempre su palla inattiva, il 2-0 di Mora con l’evidente responsabilità del portiere Perina.
Eppure, in vantaggio di due gol, con la partita in pugno, i biancazzurri hanno provato a farsi del male. Sofferenza finale ingiustificata.
L’autogol di Cuppone (posizione e postura sbagliate), l’1-3 di Gyabuaa e un minuto dopo, sempre in pieno recupero, il 2-3 di Ercolano. Tre reti in 4′. Quindi, per fortuna, il liberatorio triplice fischio del direttore di gara.
Dunque, benissimo la vittoria. Da leggere, però, con equilibrio così come ha fatto lo stesso Colombo a fine match.
Ma nello stesso tempo restano i numeri strabilianti di una squadra bellissima che non finisce di stupire, soprattutto perché radicalmente rinnovata. E che, domenica prossima se la giocherà con la capolista-corazzata Catanzaro. Chi l’avrebbe mai detto?
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