Pescara calcio. Zeman, che non si discute affatto, ha ereditato una situazione pesantissima. Gli errori, gravi, sono stati commessi prima. Cambio colpevolmente tardivo.
Se fosse stato fatto tra novembre e inizio dicembre, probabilmente oggi staremmo a parlare di altro. Pur con tutti i limiti, questo organico avrebbe dovuto e potuto competere con l’Empoli che mantiene il cospicuo vantaggio di 10 punti ( 11 se consideriamo lo scontro diretto nettamente perso dopo una prestazione avvilente lo scorso 6 novembre). A Zeman non è stato chiesto il miracolo. La scelta del boemo, ripetiamo assai tardiva, va vista in prospettiva. Ma attenzione: il tecnico di Praga ci crede ancora. Per ovvi motivi, non ha potuto ancora incidere, ma qualche piccolo progresso, rispetto al tempo avuto a disposizione, c’è stato. Ora Udinese in casa, Atalanta fuori, la sosta di fine marzo, quindi Milan all’Adriatico e la sfida di Empoli in programma domenica 9 aprile. Dare il massimo per salvare l’onore, ovvero tornare a vincere, cosa riuscita una sola volta, con Zeman in panchina. In precedenza, è bene ricordarlo, in 24 partite appena 6 punti sul campo, di cui due in duplice superiorità numerica contro Torino e Genoa. Scelte di mercato tutt’altro che illuminate in estate. Di conseguenza organico sovrastimato, serie A sottovalutata. Insomma, un mare magnum di errori proseguito anche a gennaio. Del resto, non è colpa del destino se il Pescara sta per salutare la serie A, senza di fatto avere partecipato.
Domenica all’Adriatico l’Udinese priva di Fofana ( frattura del perone). Tra i biancazzurri fuori Coda per squalifica. Mercoledì Gilardino si sottoporrà ad un intervento di pulizia del ginocchio. Non è scontata la risoluzione. Dipenderà dai tempi di recupero. La squadra tornerà ad allenarsi domani pomeriggio al “Poggio”.
Nel video, scheda Pescara ( il punto)