Pescara calcio: rebus centrocampo, le difficoltà di Zeman

Pescara calcio: Zeman non ha ancora individuato un centrocampo tipo. Per caratteristiche le mezze ali non sono particolarmente congeniali al calcio del boemo. L’interno che si avvicina di più è Simone Franchini. Domenica prossima, ore 14, biancazzurri di scena a Carrara.

Solo in 4 delle 11 gare sin qui disputate, Zeman ha utilizzato lo stesso centrocampo (Tunjov-Squizzato-De Marco) nelle sfide contro Gubbio, Spal, Lucchese e Torres.

I centrocampisti a disposizione sono 8: Aloi, Squizzato, De Marco, Manu, Tunjov, Dagasso, Mora e Franchini.

Pur non essendo un play di ruolo Squizzato si sta adattando. Storicamente il “basso” nel calcio di Zeman è un mediano schematico, in uscita palla deve giocare in verticale e fare due tocchi. Non deve portare palla. Essenziale ma anche forte in interdizione.

Nella sua storia Zeman ha sempre avuto dei mediani molto ordinati a cui ha inculcato la verticalizzazione. Non può essere Aloi perchè l’ex Avellino non è geometrico. Calciatore utile, ci mancherebbe, ma con altre caratteristiche. Squizzato si sta adattando. Continuando a giocare sicuramente migliorerà.

Le mezze ali devono coprire il campo. Tunjov ha una qualità di categoria superiore, ma gioca, come si dice in gergo, palla addosso. L’estone è piuttosto compassato e non ha quel dinamismo che si richiede a una mezz’ala zemaniana. I giovani De Marco, Dagasso e Manu sono alla prima esperienza tra i professionisti e devono crescere. Quanto meno sorprendente che, in campionato, Mora abbia giocato soltanto 33′.

Per struttura e attacco dello spazio, la mezz’ala che probabilmente si avvicina di più all’idea del boemo è Simone Franchini arrivato a fine mercato. Non ha svolto la preparazione con Zeman e a causa di un infortunio di natura muscolare ha collezionato solo tre presenze. Dall’ex Padova ci si aspetta un contributo significativo. Quasi sicuramente, a Carrara domenica prossima, sarà per la prima volta titolare nel triangolo completato da Squizzato e Tunjov ex della partita.

In difesa uno tra Pellacani e Di Pasquale rimpiazzerà Brosco che non sta attraversando un buon momento. Due mancini nel cuore della difesa, Mesik e Di Pasquale, non sarebbero un problema visto che lo slovacco calcia indifferentemente anche col destro.

In attacco conferma per Tommasini inspiegabilmente sostituito all’intervallo dell’ultimo match dopo aver sbloccato il punteggio. Sugli esterni Merola che rischia di diventare un’incompiuta e uno tra Accornero e Cangiano.

In generale, non è un momento propizio. La frenata è evidente, appena 4 punti nelle ultime 5 gare, ma il cammino dei biancazzurri resta senza dubbio positivo.

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