Pescara calcio. Terzo pari esterno. Non accadeva dallo scorso 26 settembre. Al “Menti” di Vicenza, 2-2, proprio come all’Arechi.
Rimpianti sì ma pari sostanzialmente giusto. Un dato inoppugnabile: senza Campagnaro( dieci vittorie in altrettanti incontri con l’argentino in campo) la difesa è tornata ad accusare le solite incertezze. Match dalle mille emozioni: tre espulsioni( Zito, Caprari e Empereur), due penalty( uno neutralizzato da Fiorillo) e la concreta possibilità, sfumata nei minuti finali, di centrare l’ottava vittoria consecutiva. Di fatto, però, non è stato il solito Pescara. Imperdonabile la leggerezza di Caprari: nel momento più propizio, in superiorità numerica, secondo giallo e la conseguente espulsione per una trattenuta inutile, nella metacampo campana, ai danni di Gatto subentrato all’australiano Ikonomidis. Pur tuttavia, i biancazzurri hanno realizzato il sorpasso con Verde( prima rete tra i professionisti) magistralmente assistito da Lapadula che nel primo tempo, dopo il penalty trasformato da Coda, aveva annullato lo svantaggio firmando il quindicesimo gol stagionale. Va detto: Salernitana mai doma, rigenerata dal cambio della guida tecnica e capace, fallito il secondo rigore con Coda( bravissimo Fiorillo), a riequilibrare le sorti della contesa grazie al guizzo rapinoso di Donnarumma. Difesa anche in questo caso recidiva. Maxi compartecipazione che chiama in causa Zampano, Fornasier e Andrea Coda, al debutto con la nuova maglia, in campo da appena due minuti in luogo dell’esausto Mazzotta. Oddo è stato costretto a ridisegnare il reparto arretrato decentrando Fornasier e spostando Zampano sulla fascia sinistra. In generale, nei frangenti finali, la squadra si è schiacciata e allungata troppo. Il pari è giusto ma, nel contempo, alimenta più di un rimpianto. Venerdì prossimo anticipo col Vicenza( ore 20.30) sconfitto in casa, 0-2, dalla Virtus Lanciano( magnifico la rete di Federico Di Francesco). Oltre a Campagnaro e a Crescenzi per infortunio, mancheranno all’appello causa squalifica Caprari, Verre e Mandragora.
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