Pescara calcio. Progressi costanti. Crescita sul piano atletico. Ripresa convincente. Grande impatto di Valzania. Senza fare nulla di trascendentale, la squadra è lì..
Ad una sola lunghezza di distanza dalla vetta occupata dalla coppia Empoli – Venezia. E senza i punti lasciati per strada, almeno 4 su 6 tra Frosinone, Salernitana e Entella, il Pescara sarebbe al comando della graduatoria. Inutile, tuttavia, rimuginare.
Il match con l’Avellino. Determinante l’ ingresso di Valzania. Il classe ’96 di proprietà dell’Atalanta, subentrato nella ripresa a Kanoute’, è stato dirompente. Ha conferito corsa, fisicità, dinamismo. È entrato nell’ azione della rete decisiva firmata da Pettinari, ha sfiorato il gol, ha ispirato e partecipato alla trama più bella della partita dalla quale è scaturita la monumentale occasione fallita da Zampano. A trarne giovamento lo stesso Brugman che ha potuto operare con profitto in cabina di regia. Altresì azzeccato l’ingresso di Del Sole in sostituzione, a 12′ dal termine, di Benali autore, dal canto suo, di una buona prova. Vittoria meritata per quanto dimostrato nella ripresa dopo un primo tempo brutto, giocato sotto ritmo e con lanci lunghi, peraltro fuori misura, che il verbo zemaniano non prevede. In realtà una costante dei biancazzurri il cui approccio è stato ancora tra il morbido e il preoccupato. Bisognerà migliorare. Ma intanto è arrivata la quarta vittoria stagionale, seconda consecutiva, prima in rimonta. All’ Adriatico mancava dal 27 agosto, giornata inaugurale, 5 – 1 sul Foggia. In difesa ancora una prestazione autorevole di Perrotta al fianco di Bovo che in B si conferma un autentico lusso.
Martedì sera di nuovo in campo per il turno infrasettimanale. Pescara di scena, ore 20.30 al “Castellani” di Empoli contro la squadra dell’ex Vincenzo Vivarini, prima tattico di Sarri nel 2005-06, poi allenatore del Delfino l’anno successivo in sostituzione di Aldo Ammazzalorso. Tra i toscani certo il forfait di Alfredo Donnarumma, altro ex che, però, non ha mai indossato la maglia biancazzurra. Problemi muscolari per l’attaccante sostituiti, intorno alla mezz’ora del primo tempo di Venezia, dal bosniaco Krunic.