Pescara calcio. Missione compiuta con qualche affanno. Carpi modesto nei valori ma capace di imbrigliare i biancazzurri almeno per un’ora. Di qui, tre punti preziosi. Porta inviolata. Non accadeva dal 22 settembre. Ancora in evidenza Melegoni ! Incredibile che sia rimasto per tanto tempo ai margini. Uscito in barella dopo uno scontro con Mbaye, ma c’è ottimismo.
Pescara calcio
Questa volta, al contrario di quanto accaduto a Perugia, l’episodio ha arriso all’undici di Pillon. Senza dubbio sfortunato l’autogol di Mbaye al 73′, ma un attimo prima Monachello si era divorato una colossale opportunità. Per 60′ il Pescara ha fatto fatica. Brugman pressoché annullato dalla marcatura asfissiante di Sabbione. La manovra ne ha risentito. Anzi, dopo la chance non sfruttata da Marras illuminato da Melegoni, è stato l’undici di Castori a rendersi per ben due volte pericoloso. Stessa cosa dicasi in avvio di ripresa quando Jelenic prima ha colpito male, poi ha impegnato con un destro velenoso Kastrati. Meglio il Pescara dell’ultima mezz’ora. Più determinato, più veloce nella trasmissione della palla. La sfortunata autorete di Mbaye ha determinato il corso degli eventi. Mancuso ha chiuso i conti con una progressione di 60 metri, in campo aperto, pazzesca. Il 7 biancazzurro ha lasciato sul posto Poli e incenerito Piscitelli con un gran sinistro sotto la traversa. Per l’ex Sambenedettese si tratta dell’ottavo centro in campionato.