Pescara calcio: super Plizzari, questa volta è andata bene. Contro l’Arezzo passo indietro evidente. Perplessità sul centrocampo. A maggior ragione, vittoria preziosissima (3-2). Martedì prossimo il Sestri Levante a Carrara (ore 20.45) nel turno infrasettimanale. Per Tunjov solo una contusione.
Un avvio senza problemi né intoppi con 2 sussulti e altrettanti gol nel breve volgere di 120 secondi (Tunjov e Merola). Poi, però, un’altra gara. Il Pescara abbassa i ritmi, si allunga e subisce la rimonta dei toscani. Sfortunata autorete di Mesik e gol capolavoro di Gucci completamente ignorato da una difesa statica.
Alla fine la vittoria (3-2 marcatore Cangiano) arriva lo stesso grazie soprattutto al duplice prodigioso intervento di Plizzari. In pieno recupero, l’ex Milan sventa la conclusione di Castiglia e con un gran riflesso evita il tapin di Gaddini.
Quando hanno palla gli avversari, il Pescara va difficoltà, soprattutto a metacampo. Con Tunjov e Dagasso insieme, meno dinamismo e interdizione. Non è stata una grande idea anche se l’estone è stato costretto a lasciare il campo, al 37′, per una contusione al ginocchio. Niente di grave ma col Sestri Levante martedì prossimo a Carrara, molto probabilmente l’ex Spal non sarà rischiato.
È giusto aspettare prima di esprimere giudizi definitivi e perentori. Pur tuttavia, il centrocampo è il reparto che ci convince meno. Di Squizzato abbiamo già parlato. Ha qualità e struttura, non è un play di ruolo. Può diventarlo perché ha tutto ma servirà tempo.
Per tutta la gara l’ex Inter ha avuto sempre un uomo addosso (Settembrini). A volte si è abbassato tra i due centrali (Brosco e Mesik) per godere di maggiore libertà in fase d’impostazione.
Debutto in corso d’opera per Franchini che dal punto di vista del dinamismo e della corsa sembra funzionale al calcio del boemo.
Bisognerà migliorare, e in fretta, sulle palle inattive. Tanto di cappello a Gucci per la prodezza del 2-2 ma in area la prima regola è difendere. In questo caso i biancazzurri sono stati passivi e hanno perso i riferimenti.
Qui il Pescara rischia di subire il terzo gol (parata di Plizzari sull’ex Foglia e contropiede pericolosissimo non finalizzato).
Quindi la fiammata del 3-2 che nasce da uno spunto pregevole di De Marco (subentrato a Tunjov) e da un cross perfetto di Pierno trasformato in oro da Cangiano. Gol di testa da centravanti di razza dell’ex Roma subentrato a Accornero.
Il demerito di non chiuderla (Milani tutto solo ispirato da Pierno) e il rischio del 3-3 scongiurato da un sontuoso Plizzari che si oppone alla conclusione di Castiglia e con un gran riflesso evita il tapin di Gaddini.
Sì, questa volta è andata bene.
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