Pescara calcio. La squadra sviluppa gioco, ma non concretizza, non ha forza penetrativa e, soprattutto, continua ad incassare gol. Mercoledì sera l’Atalanta in casa.
La vittoria rimane una chimera. Hanno segnato gli attaccanti si, ma dell’Udinese. Limiti strutturali, già noti da tempo. Il mercato è lontano. Urgono correttivi sotto il profilo tattico senza snaturarsi. Il gioco rimane una certezza ma, evidentemente, non basta. Quando non concretizzi, devi cercare quantomeno di subire il meno possibile. Il rammarico è proprio questo. Sul piano del gioco, il Pescara non è stata mai soverchiato dall’ avversario di turno, ma sistematicamente si è macchiato di disattenzioni o ingenuità, che alla resa dei conti di sono rivelate fatali. Finora i gol incassati sono 16. Ricorrere alla difesa a tre, ovvero a cinque in fase di non possesso, potrebbe essere una soluzione. Non significa rinunciare a giocare, ma proteggersi meglio. Serve, insomma, un piano B. I biancazzurri fraseggiano bene, ma poi si perdono negli ultimi 20-30 metri dove difettano di incisività per limiti strutturali. Di positivo oltre al gioco che, però, ripetiamo, al momento non è sufficiente, c’è la voglia di lottare e combattere. Sul piano dei singoli, Aquilani sempre di più nel vivo del gioco. L’ex Roma è stato il migliore. Bene Brugman così come Fornasier in difesa. Non hanno convinto Biraghi, Memushaj e Cristante.
Mercoledì prossimo turno infrasettimanale, il secondo previsto dal calendario. Il Pescara ospiterà l’Atalanta dell’ex Gianpiero Gasperini in serie utile da 4 partite nelle quali ha conquistato ben 10 punti: tre vittorie contro Crotone (a Pescara), Napoli e Inter, ieri sera, in casa, ed un pari ottenuto in trasferta a Firenze. Ai margini Bahebeck ( distrazione muscolare al polpaccio), qualche speranza per Oddo di recuperare Manaj. A disposizione Coda che ha scontato la squalifica.
Nel video, il punto sul Pescara
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Zeman