Serie B. Il Pescara cade all’Adriatico contro la Spal (0-1), decide il match un rigore contestato: dal dischetto non sbaglia l’ex Valoti. Al 43′ espulso Drudi e nella ripresa il Delfino non riesce a pareggiare. La zona play out resta a 4 punti di distanza.
Un brutto pomeriggio allo stadio Adriatico che vanifica il successo di Cittadella e fa ripiombare nei guai i biancazzurri. Pescara Spal finisce 0-1. Approccio da rivedere: il tema tattico prevede di attendere Asencio e compagni e la scelta questa volta non paga perché un furbo Mora cerca il contatto con Scognamiglio e induce La Penna a fischiare il rigore. Valoti si fa toccare il tiro da Fiorillo ma trova il vantaggio.
La rabbia cresce perché appena inizia a giocare il Pescara sa farlo e costringe la Spal a chiudersi. Se da un lato è vero che i biancazzurri non tirano in porta è altrettanto vero che arrivano con estrema facilità in area e costringono la Spal grandi firme ad una strenua difesa. La Penna è fiscale con i cartellini, e al 43′ non perdona a Drudi un “faccia a faccia” con Mora: secondo giallo (perché a Mora no?) e rosso con il Pescara in dieci.
Ripresa: gara senza sussulti, la Spal si accontenta e il Pescara non ha la forza per mettere in difficoltà Asencio e compagni. Grassadonia le prova tutte ma senza risultato. La gestione dei cartellini di La Penna non convince: manca un doppio giallo a Sernicola mentre l’episodio del rigore è almeno dubbio. Dopo il successo di Cittadella dunque arriva un ko che gela gli entusiasmi ma che deve far riflettere: perché l’approccio attendista quando occorre fare le partite?
Il Cosenza cade in casa con il Frosinone e il Pescara resta a -4 dalla zona play out.