Il Pescara ha fissato due/tre obiettivi ma senza fretta. Calaiò si allontana. Il pensiero del Presidente.
L’attaccante palermitano non ha risolto il suo rapporto col Catania. Il club etneo è rimasto fermo sulle sue posizioni. Nessun incentivo. Rimane in essere un anno di contratto a 600 mila euro netti. Il Pescara era fortemente interessato ma a a simili condizioni, l’operazione non si farà. Categorico il Presidente del club biancazzurro Daniele Sebastiani
” Sugli ingaggi, la strada è stata già tracciata. Non ci sarà alcuna deroga. Il contratto di Calaiò è fuori dai nostri parametri. E poi, non abbiamo fretta. Siamo molto soddisfatti dei nostri attaccanti. Sicuramente rinforzeremo il reparto ma senza fare follie. Ci siamo imposti una regola sugli ingaggi. La rispetteremo. Altro discorso riguarda i cartellini. L’obiettivo è patrimonializzare il più possibile. Ecco spiegata la rinuncia a Crecco che Lotito vuole girare in prestito secco. Avremmo fatto gli interessi della Lazio. Non mi pare logico, né utile. Abbiamo fatto un’eccezione per tre calciatori( Mandragora, Valoti e Cappelluzzo). Di più non si può. Adesso, dobbiamo lavorare soprattutto sulle uscite”.
In partenza Pesoli, Grillo, Nielsen, Milicevic e Scrugli. Sotto osservazione Vukusic. Su Rossi pressing del Brescia. Sostituto, eventualmente già individuato: Alessandro Crescenzi, classe ’91, lo scorso anno al Perugia ma di proprietà della Roma. Si tratterebbe di un ritorno.