Pescara Perugia playout. Il gol di Kouan una mezza sentenza. Nella ripresa, invece, tutto cambia in un attimo. Determinante il ritmo. E poi Campagnaro, inossidabile e infinito. A 40 anni, che esempio !
All’inferno e ritorno. Il gol dell’ivoriano Kouan sembra una mezza sentenza. Il primo tempo non lascia affatto ben sperare. Squadra slegata, che fa fatica a trovare le giuste distanze tra i reparti.
Il Pescara vede la C ma reagisce con orgoglio e lucidità. Soprattutto cambia ritmo. Prima Galano splendidamente assistito da Masciangelo, poi Maniero glaciale dal dischetto. Ribaltone perfezionato.
Eccezion fatta per la rete subita, Fiorillo inoperoso. Una notizia. Mai accaduto negli ultimi tempi. Il merito ? Di certo della squadra che ha lavorato bene in fase di non possesso.
Fondamentale, tuttavia, il rientro di Campagnaro. A 40 anni ha lasciato le briciole agli avversari. Ha guidato la difesa. Un autentico gigante, soprattutto un esempio per i più giovani. Il difensore argentino non metteva piede in campo da 5 mesi. In totale, appena 9 presenze. Anche con mezza gamba una spanna sopra tutti. Immarcescibile !
Tra i più meritevoli Edoardo Masciangelo alla “prima” da titolare con Sottil. L’assist per Galano e non solo. Il ruolo interpretato con intraprendenza. Sempre pronto a spingere e a creare la superiorità numerica sulla fascia mancina. Bene anche Pucciarelli. Per continuità la migliore prestazione offerta, finora, in biancazzurro.
Nulla da eccepire, insomma, sul verdetto finale. Vittoria di inestimabile valore ma è solo il primo tempo di una battaglia ancora molto lunga. Venerdì il ritorno, ore 21, a Perugia.
Due risultati su tre a disposizione del Pescara ( vittoria o pareggio ). Senza dubbio un vantaggio da sfruttare, però, con intelligenza. Di certo non come avvenuto a Verona col Chievo. Supplementari e calci di rigore in caso di successo del Perugia con un gol di scarto. Le reti segnate in trasferta non valgono doppio.