Pescara senz’anima, un punto in 5 gare e lacune ormai conclamate

Pescara senz’anima, un punto in 5 gare e lacune ormai conclamate. La capolista Cesena, per la prima volta corsara all’Adriatico (1-0), rischia qualcosa solo nel finale. Martedì prossimo (ore 18) gli ottavi di Coppa Italia, all’Adriatico c’è il Latina.

A 10′ dal termine il primo tiro in porta dei biancazzurri. Subito dopo il colpo di testa di Brosco sventato dal portiere ospite Pisseri.

Decisamente troppo poco. Squadra senz’anima e grinta, quasi esangue specie nella prima frazione dominata dai romagnoli.

È l’aspetto, forse più preoccupante, a prescindere dalle lacune strutturali che ormai sono conclamate.

Non c’è un bomber (Lescano non è stato rimpiazzato), ma le maggiori criticità riguardano soprattutto il centrocampo costituito da giocatori non esattamente funzionali all’idea di Zeman.

Manca un play di ruolo. Squizzato non lo è. Del resto se l’impostazione nasce dai centrali di difesa qualcosa non torna. Nel calcio del boemo, il “basso” deve essere schematico, rapido nel verticalizzare il gioco e bravo nell’interdizione.

Per caratteristiche le mezze ali non sanno andare senza palla. Le qualità tecniche di Tunjov sono indiscutibili ma in un centrocampo a tre l’estone sembra di difficile collocazione tattica.

Se giochi sistematicamente con 7/8, a volte anche 9 under, alcuni dei quali con pochissima esperienza, non puoi coltivare grandissime ambizioni.

Oggi la dimensione del Pescara è certificata dalla classifica.

Nelle ultime settimane l’undici di Zeman, non immune da responsabilità, ha disatteso le aspettative. Non solo dal punto di vista dei numeri che, poi, nel calcio sono tutto.

Numeri che vale la pena ricordare: 5 punti e altrettanti ko in 8 sfide. Appena 8 gol realizzati, ma distribuiti in 4 gare, restando a secco contro Pineto, Vis Pesaro, Carrarese e Cesena.

La vittoria manca dal 22 ottobre (1-4 a Lucca). In casa, di fatto, da due mesi (3-2 col Gubbio lo scorso 2 ottobre).

Non solo, negli scontri con le prime sei della classifica i biancazzurri hanno conquistato un solo punto nella trasferta di Perugia, zero nelle sfide contro Cesena, Torres, Carrarese, Pineto e Recanatese. Numeri piuttosto eloquenti.

Il Pescara sembra essersi dissolto. Non è più la squadra ammirata nelle prime 6 gare. È prevedibile, non crea più occasioni e subisce sempre gol.

Per gli avversari è diventato sin troppo semplice. Sono compatti, blindano le fasce e ripartono velocemente negli spazi.

Ecco perché, oggi come oggi e non solo da oggi, non ha senso guardare la classifica. Meglio vivere alla giornata cercando di correggere i difetti e migliorare.

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