Pescara Spezia. Un mare di rimpianti e tanta, tantissima rabbia. Troppa libertà concessa a Catellani in occasione del rigore, inesistente, del pareggio.
Zuparic non accorcia, indietreggia, si fa saltare troppo facilmente. Fornasier in scivolata anticipa l’attaccante ligure. La palla, infatti, cambia direzione. Catellani va giù sull’impatto. Il pessimo Pairetto indica il dischetto. Terzi trasforma e all’ultimo secondo( solo tre minuti di recupero) Sansovini, dopo una giocata di alto lignaggio, colpisce una clamorosa traversa( in totale tre legni timbrati dal Pescara). Pazzesco! Partita stradominata, caratterizzata da sviste arbitrali, ma anche da ingenuità evidenti. Altri punti regalati. Per i biancazzurri si tratta del secondo pareggio casalingo( il primo contro la Salernitana lo scorso 22 settembre). Primo tempo complicato. Il Pescara nelle cui fila rientra Fiorillo, prova da subito a fare la partita. Lo Spezia riequilibrato tatticamente da Di Carlo, si dimostra avversario ispido e compatto. Supremazia territoriale sì, ma a conti fatti sterile. Serve un episodio che arriva puntuale in avvio di ripresa. Sugli sviluppi di un corner, svetta Mandragora, riflesso di Chichizola, tapin di Fornasier alla prima gioia tra i professionisti. Da quel momento, la partita ha un solo padrone, il Pescara. Lapadula raddoppia. Poco prima Pairetto non vede un netto fallo da rigore di Valentini sull’ex attaccante del Teramo. A dire il vero, ce n’è uno anche in favore degli ospiti( spinta di Verre ai danni di Catellani). L’incertezza di Fiorillo sul tiro tutt’altro che irresistibile di Catellani permette allo Spezia di tornare in partita. Prima e dopo, però, traversa di Verre e palo di Lapadula. E poi, il veleno nella coda di cui sopra( rigore inesistente e traversa di Sansovini). Così Gianluca Lapadula
“Tantissima rabbia- afferma sconsolato il 10 biancazzurro- parecchi rimpianti. Da quando gioco, non mi era mai capitata una cosa del genere. Da parte dello Spezia nessuna conclusione verso la nostra porta. Non riesco a capacitarmi. Abbiamo, tuttavia, le nostre responsabilità. La direzione di gara è relativa. Senza i legni colpiti, staremmo a parlare di ben altro risultato, di una vittoria netta. Non sempre i migliori vincono. Non so cosa dire. Non c’è una spiegazione logica. Da queste situazioni si viene fuori col gruppo. Lo abbiamo dimostrato sul campo dopo la pessima prestazione di Cesena. Martedì si torna in campo. Meglio così. Inutile rimuginare. Il mister ha affermato che non siamo maturi? E’ il nostro condottiero. Ciò che dice è legge. Avrei potuto fare meglio, nel primo tempo, sia sul colpo di testa che, soprattutto, sull’occasione all’altezza dell’area piccola. Ho colpito male. Il nono gol personale? Non mi interessa. Conta, purtroppo, che non abbiamo vinto”.
Martedì turno infrasettimanale. Pescara di scena a Brescia( ore 18.30).
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