Il sindaco di Pescara Carlo Masci rivela su Rete8: “Per la ristrutturazione dello Stadio Adriatico ragionamenti con la Sovrintendenza entrati nella fase avanzata. Ma se fossimo finiti in C…”.
Le prodezze di Fiorillo e la precisione dei cecchini biancazzurri dagli undici metri potrebbero aver salvato non soltanto il Pescara, ma anche lo Stadio Adriatico “Cornacchia”, da un inesorabile declino. Lo ha spiegato ai nostri microfoni il sindaco della città Carlo Masci, raccontando come ha vissuto la tensione della notte di Ferragosto, quella della salvezza:
“Ero sul palco a Piazza Salotto, stavamo completando un evento con la cover band di Lucio Battisti, io parlavo ma intanto… tiravano i rigori. Alla fine in piazza è partito un urlo come fossimo allo stadio”.
E proprio lo stadio, quello Adriatico, è tra le priorità all’indomani dello scampato pericolo:
“Per gli interventi di ammodernamento sono in corso proficui ragionamenti con la Sovrintendenza. Non faccio fatica a dire che se fossimo finiti in C non saremmo andati avanti. Posso solo aggiungere che da parte della Sovrintendenza ci sono significative aperture verso lo svolgimento degli interventi, purché vengano salvaguardati i vincoli sulle colonne di Piccinato. Nostra intenzione è progettare e realizzare un impianto che vive 365 giorni all’anno. Ora andremo avanti”.