Su Monza – Pescara il commento di Massimo Profeta: squadra viva, ma restano 4 i punti da rimontare in 6 partite.
Che il Pescara sia vivo è una certezza. In questo momento l’unica cosa che conta. Strameritato il pareggio conquistato a Monza. I biancazzurri hanno giocato meglio dei brianzoli. Sotto questo profilo i progressi sono piuttosto evidenti. È nettamente migliorata la “gamba”, la condizione fisica generale. Un’ulteriore conferma dopo quanto visto col Pisa. Due partite completamente diverse, soprattutto avversari con caratteristiche opposte.
Il team toscano è ispido, fisico, aggressivo, abile sulle seconde palle. Il Pescara ha sfoggiato una fase di non possesso impeccabile, prediligendo con intelligenza il gioco di rimessa. In sintesi, ha corso di più e meglio dei rivali. Ne è scaturita una vittoria ineccepibile.
Il Monza grandi firme, invece, è un complesso che si affida al palleggio ed è ricco di individualità. Ciò malgrado, i biancazzurri hanno giocato meglio. Con equilibrio e organizzazione ma senza rinunciare. Pari, tra l’altro, in rimonta. Non proprio un dettaglio. Peccato per le croniche, gravi disattenzioni sulle palle inattive. Senza le solite amnesie, probabilmente staremmo a commentare un esito diverso. Il rimpianto è proprio questo.
La difesa a 4, nata come un’emergenza, sta dando risposte incoraggianti ma a incidere in modo sostanziale è soprattutto la condizione fisica. È stata una delle pesanti zavorre lasciate in eredità dalla prima disatrosa gestione tecnica.
Correre di più e meglio degli avversari, ti permette di legare i reparti e, quindi, di rispettare le distanze. E con la “gamba” giusta esce fuori anche la qualità dei singoli. Prima la difesa a 4 non era, per questi motivi, praticabile. Il precedente col Pordenone, in piena crisi, non può fare testo. E il successivo primo tempo con l’Ascoli lo ha dimostrato in modo piuttosto eloquente.
Come sempre vale la regola del difendere bene per attaccare meglio. Poi, ci sono partite nelle quali puoi affidarti di più alle cosiddette ripartenze, e altre nelle quali riesci a palleggiare e a sviluppare meglio la manovra. Un avversario come il Monza, a differenza del Pisa, ti concede la seconda opzione.
Individualmente, sono cresciuti tutti. In difesa, Sorensen ha giganteggiato. Capone sembra rivitalizzato dalla cura Grassadonia. Molto bene anche Vokic sostituto di Galano uscito per infortunio all’alba del match. Lo sloveno aveva giocato appena 20′ nelle precedenti 13 partite. Ceter ha spezzato un lungo digiuno. Il colombiano non segnava dalla partita di andata col Monza dello scorso 19 dicembre.
Sei partite all’epilogo. Sempre 4 le lunghezze di ritardo dal quart’ultimo posto occupato dalla coppia Reggiana-Ascoli. Meno 5 dal Cosenza sconfitto in casa dalla Cremonese. Sabato prossimo altra trasferta in terra lombarda.
Alle ore 14 biancazzurri di scena sul campo del Brescia, una delle squadre più in forma dell’ultimo periodo. Ieri la beffa della mancata vittoria all’ultimo respiro in casa della Reggiana. Sotto la guida dello spagnolo Clotet, le rondinelle hanno conquistato 21 punti in 11 gare, quasi 2 di media a partita. Cinque successi nelle ultime 7 sfide e play off a due punti.