Casciano, nel nome del padre: Emmanuel dalla Primavera del Pescara al Lecce di D’Aversa

Casciano

Nel nome del padre. La dinastia Casciano sogna la serie A. Il giovane Emmanuel, centrocampista e capitano della Primavera del Pescara, classe 2006 e pescarese doc, nelle ultime ore del mercato di gennaio è stato ceduto al Lecce, nel massimo campionato. Con i salentini, allenati dal pescarese Roberto D’Aversa, inizierà però la trafila proprio dalla Primavera, categoria in cui stava giocando da protagonista con la squadra di Marco Stella.

In famiglia si torna quindi a respirare l’aria del calcio che conta, dopo le gesta di papà Alessandro, 46 anni, oggi agente della polizia municipale, che vent’anni fa, alla sua età, era un promettente portiere, ad un passo dall’exploit che avrebbe potuto cambiargli la carriera. Cresciuto nella leggendaria Renato Curi all’antistadio, Casciano senior fu ceduto (prima di un certo Massimo Oddo e subito dopo un giovanissimo D’Aversa) alle giovanili del Milan, nel 1992.

Dopo una prima esperienza rossonera, con la vittoria dello scudetto Berretti 1993-94 (in quella stessa squadra i tre ragazzi pescaresi scuola Curi), nel 1995 fu ceduto in prestito al Torino e poi ancora al Cremapergo, con 5 presenze nella vecchia C2. Qualche stagione nel grande calcio, prima di tornare alla base e mettersi tra i pali della prima squadra della Curi in Eccellenza, poi del Lauretum, dello Scerne di Pineto (vittoria dei play off in Promozione), del Giuliano Teatino (Promozione) e del Porto Pescara (Promozione).

Curiosità: in queste ultime tre esperienza Casciano senior è stato compagno di squadra di Angelo Londrillo, oggi responsabile del settore giovanile del Pescara, che nel 2015 fece firmare il primo tesseramento in biancazzurro al piccolo Emmanuel. Che ora vede da vicino la serie A.