Emmanuel Cascione si mette alle spalle il ko casalingo contro l’Ancona. A Fermo il Pescara fa tutto quello che il tecnico chiede e arriva la terza vittoria del 41enne tecnico toscano.
“Sapevamo che questa doveva essere una partita meno bella, ma il più concreta possibile. Dovevamo cercare di sfruttare gli spazi nelle ripartenze. Abbiamo interpretato bene la partita, ho visto i ragazzi con la gamba giusta. Abbiamo lottato sulle seconde palle e ci siamo difesi molto bene. Ho rivisto la mentalità delle ultime partite. Ci può stare una giornata storta come quella contro l’Ancona, ma sono arrivato bene a questa gara dopo aver visto la settimana di lavoro”.
Cascione promuove tutti, ma bacchetta la squadra per il calo finale. “Tutti hanno fatto un’ottima partita, anche i difensori: sui cross loro arrivavano sempre e siamo stati attenti. Abbiamo disputato la partita che volevamo. Potevamo gestire meglio la palla nel finale, con l’uomo in più. Aver preso gol mi dà un po’ fastidio. Siamo stati attenti fino a quando la partita è stata in piedi, poi ci siamo rilassati inutilmente”.
i play-off slittano, occasione per completare il rodaggio e recuperare tutti. “Aloi sta bene, con lo slittamento dei play-off avrà più tempo, come altri che hanno avuto qualche acciacco nelle settimane passate, vedi Merola, autore di una grandissima partita: è stato propositivo e cattivo. Quando lui si accende la squadra ne giova sempre, ha colpi importanti. Franchini si è fatto trovare prontissimo: aggressivo, ordinato, ha dato una mano agli attaccanti sulle ripartenze. L’ho cambiato perché c’era un po’ do nervosismo attorno a lui e gli ho evitato un altro giallo”.
Su cosa lavorerà in vista degli spareggi promozione? “Dobbiamo maturare e capire i momenti della partita, capire che quando si può far male, anche sul 3 a 0, bisogna spingere e non ragionare sul mantenimento della gara. Così rischi solo di crearti pericoli. Ma sono contento di questa vittoria. E’ stato tutto perfetto fino ad un certo punto”.
Contento di Tunjov: “Anche stasera ha fatto molto bene tutte e due le fasi, l’abbiamo ritrovato piano piano e con prestazioni sempre più importanti. E’ stato uno dei migliori, più lavoro sporco, meno appariscente, ma con la fisicità si è fatto sentire. Dagasso? Una sicurezza: ovunque lo metti, ti dà sempre qualcosa in più, ha un attaccamento alla maglia speciale, si allena con una dedizione incredibile”.