Dopo gli episodi sgradevoli dei giorni scorsi, per Daniele Sebastiani ieri giornata di relax a Ortona per un torneo benefico di padel con le stelle del calcio: “Se dovessi tener conto di quello che succede da qualche anno a questa parte, non dovrei nemmeno alzarmi dal letto la mattina. Non è corretto e non è giusto, ma ci sta e ne prendiamo atto: speriamo che queste contestazioni finiscano quanto prima. Significherebbe aver trovato la soluzione per il futuro del Pescara”.
Nessuna indiscrezione sugli interlocutori: “C’è un patto di riservatezza firmato tra le parti. Per me è motivo anche di serietà, perché di gente che vuole mettersi in fretta in queste situazioni se ne trova a bizzeffe. Di gente seria invece se ne trova un po’ meno… io però cerco queste ultime. Chiudere a stagione già iniziata? Chi potrebbe entrare sa già che più si va avanti con i giorni e più troverebbe cose già fatte. Per noi è importante trovare soluzioni che aiutino il Pescara a diventare più forte. Chi sono? Persone che vogliono investire nel calcio e hanno consapevolezza di cosa bisogna fare nel mondo del calcio”.
Si parla di interesse di imprenditori del calcio abruzzese verso il Delfino, è vero? “No, non ho avuto richieste né riscontri dal nostro territorio. Fin da quando prendemmo la società in tribunale con un gruppo d’imprenditori locali, che il sottoscritto mise insieme, si faceva una fatica enorme a coinvolgere le persone. Molti di quel gruppo si sono defilati. Se ci fossero state attenzione e interesse verso il Pescara in questi anni, probabilmente sarebbe già uscito fuori qualcuno. Invece solo chiacchiere, e con quelle non si fa nulla… Nella vita c’è chi fa, e chi parla”.
Per la panchina potrebbe arrivare la conferma di Cascione? “Dipende da cosa succede. Se dovessi decidere io, tutti avrebbero una possibilità, compreso Cascione. Se non toccasse a me, non sarebbe un mio problema”.